Nell'intervista in stile "in ginocchio da te" rilasciata da Matteo Renzi al "noto" giornalista Massimo (mi sembra che questo sia il suo nome), Giletti, il faccendiere [*] di Rignano aveva accusato l'onorevole Pierluigi Bersani di essere al soldo dei Riva nel periodo in cui costoro erano proprietari della ormai ex Ilva.

Questa la risposta di Bersani:

"Vedo che in rete e in tv la macchina spargiveleni disperatamente in cerca di correità, si occupa anche di me.Alle elezioni del 2006 (quando il mio ruolo di segretario del Pd era ancora nella mente di Giove) ebbi un sostegno davvero largo di molti industriali oltre che di associazioni, di cittadini, di lavoratori. Nessuno che allora risultasse imputato di qualsivoglia reato. Tutto svolto, ovviamente, secondo legge e tutto verificato dalla giurisdizione.Per capire meglio andrà ricordato che dal '96 al 2001 avevo fatto il ministro delle attività produttive e dei trasporti. Una rapida scorsa ai giornali dell’epoca può bastare per farsi un’opinione sulle riforme di quegli anni e sul giudizio che ne derivò nel mondo della produzione e del lavoro.Era ben noto in quel mondo, inoltre, che nessuno aveva mai dovuto o potuto pagarmi un caffè né corrispondere a qualche mia richiesta impropria.Se qualcuno della banda dei veleni vuole oggi mettere in dubbio la mia correttezza o la mia totale autonomia da qualsiasi condizionamento parli chiaro e non per allusioni e apponga cortesemente la firma. Imparerà a conoscermi meglio".
Dalla banda dei veleni, che non può che essere rappresentata dal faccendiere Renzi e dai suoi "accoliti" (parlamentari e non), non è arrivata alcuna replica. 

Il querelatore seriale è stato messo in riga.
 

[*] da Treccani: faccendière (o faccendièro) s. m. (f. -a) e agg. [der. di faccenda]. – 1. Chi, o che, s’affaccenda, di solito per fare intrighi e maneggi più o meno coperti: f. politici; gente f.; nel fatto però, veniva anche lui a essere il f., lo strumento di tutti coloro (Manzoni). 2. ant. Mercante, trafficante (senza senso di biasimo), per conto proprio o per altri; agente, amministratore. 3. Con sign. più recente, nel linguaggio giornalistico, persona che, per conto e a vantaggio di un imprenditore privato, svolge, con metodi per lo più poco leciti, attività di mediazione tra l’imprenditore e la pubblica amministrazione.