Il tuttofare di Rignano, il deus ex machina di cui l'Italia (come qualunque altro Paese al mondo) farebbe volentieri a meno, Matteo Renzi, mercoledì sera ha fatto "una bella chiacchierata con Massimo Giletti".

Gli argomenti? "Dal lockdown per i non vaccinati alle polemiche dell’attualità". I virgolettati sono di Renzi. 

Inutile ripetere ciò che ormai tutti sanno a memoria. In base alla propaganda goebbelsiana di manipolazione della realtà, ancora una volta il tra l'altro senatore di Rignano ha ripetuto fino alla noia le solite filastrocche contro quelli che ha classificato come suoi acerrimi nemici (in pratica tutti coloro che pubblicamente non dicano che lui sia un "ganzo"). Unica novità di giornata l'accusa a Pierluigi Bersani di essere al soldo dei Riva nel periodo in cui erano proprietari della ex Ilva.

In attesa di repliche da parte di Bersani, quello che invece è utile sottolineare è che la presunta intervista del noto giornalista Massimo (spero si chiami così) Giletti a Renzi è stata in realtà una messinscena per consentire al tra l'altro leader di Italia Viva di fare un comizio da una rete televisiva privata.

Il supposto giornalista Giletti (incredibile che esista un albo, se gli iscritti fanno il loro mestiere come Giletti) ha fatto delle domande a Renzi lasciando che rispondesse parlando d'altro.

È vero. Il sig. Renzi non può parlare di ciò che non può oggettivamente giustificare. È comprensibile, anche dal punto di vista umano. Ma il giornalista, in qualità di mediatore, non deve fare gli interessi politici di Renzi, ma quelli del pubblico che lui rappresenta.

Quindi se il giornalista domanda a Renzi di parlare di vino, non può accettare che lui risponda parlando di acqua o viceversa. Eppure questo è accaduto... sistematicamente per tutta la durata dell'intervista, senza che il giornalista Giletti sentisse il bisogno di interromperlo facendogli presente che lui gli aveva chiesto ben altro.

La riflessione che ne consegue è come possa un editore che ha verticalizzato il proprio canale tv sull'informazione, investendo su firme e trasmissioni di qualità, avvalersi delle prestazioni di un Giletti qualunque che intervista un Renzi qualunque in modalità "in ginocchio da te".

In Gran Bretagna, dopo un'intervista simile, non solo la BBC ma anche le atre reti private che con la BBC si devono confrontare, avrebbero già comunicato al presunto giornalista Giletti di trovarsi un'altra occupazione, magari come addetto stampa di Italia (più morta che) Viva oppure direttamente di Forza Italia... che tanto - è chiaro a tutti - sarà il prossimo approdo di Renzi.