La vicenda Autostrade - per ora - si è conclusa, calcisticamente, con un pareggio che ha visto però il Governo giocare meglio. In un match di pugilato, il Governo avrebbe vinto ai punti. 

La revoca della concessione non c'è stata, ma i Benetton si faranno da parte, senza però che la vicenda finisca in tribunale e che ci siano particolari scossoni dal punto di vista finanziario, tanto che il titolo Atlantia oggi ha recuperato molte delle perdite degli ultimi giorni, quotando a metà giornata sopra i 14 euro, con un +24%.

E la politica come commenta l'esito della non revoca? Ecco le dichiarazioni di alcuni rappresentanti delle principali forze politiche:


Luigi Di Maio (ministro degli Esteri), Movimento 5 Stelle:I Benetton hanno accettato le condizioni del governo. Lo Stato diventerà il primo azionista di Autostrade, la famiglia Benetton avrà meno del 10% delle quote ed entro qualche mese uscirà definitivamente da Aspi. Questo significa che i Benetton non gestiranno più le nostre autostrade. Era il nostro principale obiettivo. E ce l’abbiamo fatta. [A dire il vero l'obiettivo 5 Stelle era la revoca, ndr.]Dopo molte battaglie, lasciatemi dire che è un ottimo risultato. Impensabile fino a un anno fa, quando nella precedente esperienza di governo c’era chi continuava ogni giorno a mettersi di traverso. Adesso però teniamo gli occhi aperti. Questo risultato tanto sperato lo raggiungeremo tramite un’operazione di mercato e non con la revoca. Quindi dovremo stare attentissimi. In particolare, se Aspi verrà quotata in borsa come sembra, dobbiamo lavorare affinché la nuova società non sia assoggettata alle logiche di mercato, bensì affinché lavori per assicurare investimenti e tariffe autostradali più basse. I cittadini devono pagare meno al casello e allo stesso tempo vedere garantita la loro sicurezza. Dovremo assicurarci che Cassa depositi e prestiti porti con sé investitori sani che abbiano a cuore il futuro delle nostre reti infrastrutturali.Questa notte abbiamo dimostrato che dei risultati si possono ottenere. Non basta scandire uno slogan per cambiare le cose, ma il tempo e la determinazione premiano. Vi assicuro che non è stato facile fronteggiare un colosso finanziario come i Benetton. Lo Stato ha però dimostrato di saper fare lo Stato. Per la prima volta si è mostrato forte contro i forti, dopo anni di paure e immobilismi. Lo considero un ottimo segnale.La nostra attenzione sul tema resterà massima. Ovviamente fino a quando non verrà concluso il negoziato, secondo le condizioni da noi poste, l’ipotesi revoca resterà sempre sul tavolo. Quello che stiamo portando avanti è un doveroso atto di giustizia su una lunga, e triste, storia iniziata il 14 agosto 2018 con il crollo del Ponte Morandi, che ha causato la morte di 43 persone. Continuo a ricordare questo numero, perché la tragedia del ponte Morandi deve rimanere ben impressa nella nostra mente.In questi mesi abbiamo agito con impegno, pensando sempre e solo a quelle 43 vittime innocenti e al dolore delle loro famiglie.Continueremo a farlo. Con umiltà e dedizione.


Stefano Buffagni (viceministro Sviluppo economico), Movimento 5 Stelle:


Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico:Le scelte e i risultati del Governo sulla vicenda Aspi sono molto positivi per l'Italia. La sicurezza e l'interesse pubblico prima di tutto.È stato premiato il lavoro di squadra: la fermezza del Presidente Giuseppe Conte che ha indicato una strada, il grande impegno di tutti i ministri del Governo, la collaborazione fattiva di tutte le forze di maggioranza anche nei passaggi più difficili.Andiamo avanti così. Ora, dopo Alitalia e Aspi, ci si impegni sul dossier Ilva. La strada indicata è quella giusta: un grande polo siderurgico per l'acciaio green.Una grande sfida italiana ed europea per dare concretezza e simboli al nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità che dobbiamo costruire.


E le opposizioni? Ovviamente masticano amaro e tengono il punto, dichiarando l'esatto contrario di ciò che avrebbero affermato se il Governo avesso deciso per la revoca della concessione... come i renziani di Italia Viva che, finora, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione.


Matteo Salvini
, segretario della Lega:Autostrade. Nessuna revoca (come promesso dai 5 Stelle), tanti altri soldi pubblici spesi e, anche oggi, cantieri fermi e le solite code, in Liguria e in mezza Italia. Incapaci o complici?

Meno sconclusionata e più articolata invece la dichiarazione di Giorgia Meloni, che da tempo "studia" da premier, che ha commentato - ovviamente negativamente - la vicenda Autostrade in questi termini:Su Autostrade è finita a tarallucci e vino, con un percorso solo immaginato e ancora tutto da fare, da qui a un anno è facile che il Governo non sia nemmeno più lo stesso e con il PD a controllare il Mit, i Benetton possono dormire su due guanciali. Il contratto capestro stipulato a fine anni '90 rimane tale, sulle infrastrutture strategiche continuano a banchettare le oligarchie di casa nostra e gli stranieri. In pratica, hanno evitato la revoca ad Autostrade, "con il favore delle tenebre". 

Naturalmente, la "sora" Meloni ha preferito sorvolare dei tanti favori di cui i Benetton hanno goduto grazie ai governi Berlusconi di cui lei faceva parte... ma anche lei comincia ad avere un'età e la memoria, evidentemente, non è più la stessa.