Il Festival di Sanremo, nonostante i record di ascolti, è stato al centro di polemiche politiche per tutta la settimana. Il giorno dopo la vittoria di Marco Mengoni, i riflettori sono tornati a concentrarsi sui vertici Rai, accusati di non aver impedito che il festival canoro diventasse un "killeraggio politico".
Silvio Berlusconi, che non ha avuto tempo di guardare la competizione, ha dichiarato che "non è una novità che questo grande evento televisivo abbia cambiato pelle". Secondo lui, il festival che un tempo aveva come scopo quello di valorizzare la canzone italiana, si è trasformato in un evento con connotati ideologici, in cui la musica è stata messa in secondo piano a favore di provocazioni legate all'attualità.
In un'intervista con Il Giornale, Berlusconi ha espresso il suo dispiacere e ha sottolineato che "la televisione pubblica dovrebbe occuparsi di attualità e politica, ma in sedi appropriate, rispettando il pluralismo e il contraddittorio".
Anche Matteo Salvini, che non ha guardato il festival, ha detto che "c'è bisogno di una riflessione sulla gestione complessiva della Rai". Il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha fatto eco a queste dichiarazioni, sostenendo che la Rai ha bisogno di una profonda riforma per migliorare il servizio pubblico.
Il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi (FdI), ha fatto capire che ci sarà un intervento sui vertici Rai per cambiare la narrazione del Paese. Dall'altra parte, il Partito Democratico ha lanciato un allarme, sostenendo che l'attacco della FdI ai vertici Rai è inquietante sia nel merito che nel metodo.
Giovanni Toti, governatore ligure, ha cercato di placare le polemiche, sostenendo che "le polemiche a Sanremo ci sono sempre state e fanno parte di un grande evento come il Festival". La titolare del Turismo, Daniela Santanché, di FdI, ha difeso il festival, riconoscendo tuttavia che ci sono stati alcuni errori.
Stefano Coletta, direttore dell'intrattenimento di Rai 1, che è finito nel mirino delle polemiche, ha tagliato corto, dicendo che "è il gioco delle parti" e che lui ha svolto con semplicità tutti i ruoli che ha avuto in Rai, meritandoli per la sua dedizione.