La fine del Governo Draghi pone una serie di questioni relative a problematiche macroeconomiche di carattere generale: inflazione, guerra in Ucraina, attuazione Pnrr... solo per citarne alcune.

A questo si deve aggiungere la partita Covid con tutte le problematiche di carattere sanitario ad essa collegate, oltre alla necessità di una prossima campagna vaccinale in autunno, con eventuali relaive polemiche di carattere propagandistico legate al periodo elettorale.

Inoltre, da aggiungere l’attuazione del Dm 77 con la riforma dei medici di famiglia,  il Decreto Tariffe, la nuova convenzione con le farmacie, il nuovo payback sui dispositivi medici. l’aggiornamento degli standard ospedalieri.

Inoltre, non sarà rivisto, quasi sicuramente, il tetto di spesa per il personale per superare la carenza ormai cronica di operatori sanitari, il riordino degli Irccs già approvato in prima lettura dalla Camera. Dubbi che possa vedere la luce anche il provvedimento sul fine vita.

Lo stop al Governo, inoltre, rischia poi di ritardare i decreti attuativi, tra cui quello per i ristori per i familiari del personale sanitario deceduto a causa del Covid o quello per la creazione del registro telematico dove raccogliere le erogazioni in beni o denaro da parte delle imprese nei confronti del personale della sanità.

Dubbi anche sulla riforma di Aifa e la nuova riorganizzazione del Ministero della Salute.