"Voghera, il video dell'aggressione all'assessore. Una telecamera di sorveglianza ha ripreso il momento in cui Youns El Boussetaoui colpisce l'assessore Adriatici con un pugno. Il filmato e le testimonianze sono al vaglio degli inquirenti.
La vittima, di origine marocchina, 39 anni, aveva numerosi precedenti penali, era noto a Forze dell’Ordine e cittadini, aveva ricevuto richieste di espulsione, era spesso in stato di alterazione e violento, secondo numerose testimonianze".

Così Matteo Salvini a commento del seguente video:

Dato che Salvini evita di farlo, ricordiamo chi è l'omicida, l'assessore della Lega Massimo Adriatici. Dopo 16 anni in divisa, ha lasciato la polizia dal 2011, per svolgere l'attività di avvocato penalista. Diventato assessore alla sicurezza in una giunta a guidata dalla Lega, che comprende anche Fratelli d'Italia e pezzi di Forza Italia, ha persino emanato un daspo contro una ragazza che era solita stare seduta a terra insieme ai suoi due cani. Dalle sue parti lo chiamano lo sceriffo perché aveva atteggiamenti prepotenti verso le persone in difficoltà e perché andava in giro sempre armato.

Adesso tiriamo le conclusioni. Il leader della Lega Matteo Salvini, per difendere un suo iscritto che stava da tempo mettendo in pratica alla lettera il suo vangelo sulla sicurezza,  vuol far credere che sia "normale" che una persona che "era spesso in stato di alterazione e violento, secondo numerose testimonianze" - Youns El Boussetaoui - per aver colpito con un pugno l'assessore Adriatici, dovesse da questi essere ferita o uccisa con un colpo di arma da fuoco... perché le armi, quando si usano, a questo portano.

Dato che questa sembra essere la sicurezza che Salvini vuole applicare all'Italia, certamente non può essere definita come far west... ma molto più banalmente come pura e semplice follia!