E’ un’autentica follia l’idea che in Europa si debba tornare ad affrontare una guerra!
Politica internazionale e responsabili dell’Unione Europea sono chiamati ad agire con determinazione per scongiurare una pericolosissima regressione storica ed impedire che la crisi dell’Ucraina sfoci in una nuova guerra con conseguenze sconvolgenti per tutto il mondo.
In un tempo, il nostro, in cui si dovrebbe risolutivamente dichiarare la pace e non la guerra l’Europa dovrebbe subito proclamare una parola chiara: mai più guerra in Europa!
Non è pensabile risolvere le crisi e difendere i diritti umani muovendo carri armati, soldati, navi e aerei da guerra.
La catastrofe umanitaria che potrebbe conseguire da un conflitto sarà immane e il tributo di perdite di vite umane ricadrà ineludibilmente sui responsabili delle Istituzioni Internazionali. L’Unione Europea nasce come progetto di pace e nessun allargamento politico-militare può mai porre in pericolo migliaia di vite umane innocenti.
Bisogna piuttosto lavorare per una paziente e tenace costruzione della pace e della sicurezza dall’Atlantico agli Urali che preveda anche un reale processo di disarmo. L’Italia e l’Europa lavorino per cambiare rotta: senza rilancio del dialogo politico e la cooperazione a tutti i livelli, senza il rispetto della legalità internazionale, sarà arduo difendere i diritti umani e affrontare efficacemente le tante crisi che incombono.