La recente proposta della Direttiva UE "Pesi e Dimensioni", attualmente in valutazione da parte del Parlamento Europeo, ha sollevato una serie di preoccupazioni tra i principali attori del settore dei trasporti. Durante la conferenza stampa internazionale delle principali imprese ferroviarie europee, l’AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis ha lanciato l’allarme, affermando che l’attuazione di questa direttiva potrebbe portare a un aumento significativo del numero di camion sulle strade europee, con conseguenze potenzialmente disastrose per l’ambiente e la mobilità collettiva.
Sabrina De Filippis: Direttiva UE minaccia Green Deal
“La Direttiva UE porterà sulle strade europee oltre 10 milioni di camion in più, per oltre 6,6 milioni di tonnellate ulteriori di CO2 rispetto ai livelli attuali”, ha chiarito Sabrina De Filippis. Questo scenario solleva gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza stradale, all’effetto sulle infrastrutture e al pesante carico finanziario che graverà sui contribuenti europei. Una delle maggiori preoccupazioni è l’impatto sulla sostenibilità europea del Green Deal per il 2030. L’introduzione di autocarri più pesanti e di grandi dimensioni per le lunghe distanze potrebbe infatti compromettere gli sforzi volti a promuovere il trasporto combinato gomma-ferro, causando uno spostamento modale inverso e una diminuzione prevista del 16% nel trasporto combinato strada-ferrovia e del 21% nel trasporto merci su rotaia.
Sabrina De Filippis: la preoccupazione delle imprese ferroviarie
Le preoccupazioni dei CEO delle principali imprese ferroviarie europee, tra cui Sabrina De Filippis, sono state condivise da diverse figure di spicco del settore. La proposta della direttiva, apparentemente volta a favorire l’installazione di batterie nei camion elettrici, potrebbe invece eliminare gli incentivi per il trasporto combinato su strada e ferrovia per i veicoli da 44 tonnellate, aprendo la strada all’uso diffuso di camion giganti (gigaliner) in tutta l’UE. Le associazioni del settore ferroviario concordano quindi sull’importanza di rivalutare la proposta di modifica alla luce degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea. Qualsiasi iniziativa che favorisca ulteriormente il trasporto su strada, senza promuovere un reale progresso verso gli obiettivi di sostenibilità, potrebbe compromettere gravemente tutti i tentativi volti a realizzare un trasporto merci più ecologico in Europa.