Terza notte di proteste, anche violente, contro il lockdown  in Olanda. Groningen, Enschede, Leeuwarden, Tilburg le città dei Paesi Bassi dove si sono registrati, in ordine di tempo, gli incidenti più gravi. 

Infatti, è dallo scorso venerdì che in Olanda le persone manifestano contro le nuove misure di restrizione imposte dal Governo a causa dei numeri del contagio che hanno ripreso a crescere. Da Rotterdam, la protesta si è poi diffusa a L'Aia e in seguito in tutto il Paese.

Complessivamente, nel fine settimana appena trascorso, sono state più di 100 le persone arrestate, mentre alcune decine sono stati i feriti, sia tra i8i manifestanti che tra le forze dell'ordine.

Scontri, ieri, si sono registrati anche in Belgio, a Bruxelles, dove 35 mila persone si sono radunate per manifestare contro le nuove restrizioni anti-Covid introdotte dal governo a causa degli oltre 10mila contagi giornalieri registrati negli ultimi giorni... un'enormità considerando la popolazione belga.

Così, un corteo iniziato in modo pacifico è finito con scontri e lancio di oggetti a cui la polizia ha risposto usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. Una protesta, quella in Belgio, che aveva anche un carattere politico, con le bandiere delle Fiandre che venivano sventolate da alcuni manifestanti.

Intanto in Austria, a partire da questo lunedì è stato nuovamente ripristinato il lockdown per tutta la popolazione a livello nazionale, e da mezzanotte agli  austriaci è stato imposto (dove possibile) di lavorare da casa, mentre i negozi non essenziali rimarranno chiusi fino al 12 dicembre, nonostante che anche a Vienna nel fine settimana migliaia di persone siano scese in strada per protestare contro le nuove misure.