Presso le Commissioni Affari Sociali e Giustizia della Camera è iniziato ieri il percoro legislativo che dovrebbe portare, anche in Italia, ad una legge che consenta l'eutanasia.
Le proposte in esame sono quattro, una di iniziativa popolare, le altre di iniziativa parlamentare. Di seguito, le proposte sono elencate in base alla data di presentazione.
Proposta di legge d'INIZIATIVA POPOLARE: "Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell'eutanasia" (1582) presentata il 13 settembre 2013.
Proposta di legge DI SALVO ed altri: "Norme in materia di eutanasia" (2218) presentata il 24 marzo 2014.
Proposta di legge NICCHI ed altri: "Norme in materia di eutanasia" (2973) presentata il 19 marzo 2015.
http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0030340.pdf
Proposta di legge BECHIS: "Disposizioni in materia di eutanasia e rifiuto dei trattamenti sanitari" (3336) presentata il 30 settembre 2015.
I lavori nelle Commissioni prevederanno, oltre alle discussioni generali e ai pareri degli esperti, l'accorpamento delle quattro proposte in un testo unico, la discussione e l'approvazione di eventuali emendamenti, i pareri di altre Commissioni. Probabilmente, il testo da votare arriverà nell'aula della Camera in estate.
La mancanza dei tempi certi relativi alla discussione sono stati oggetto di un comunicato di Marco Cappato, promotore della campagna EutanaSIA legale e Tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, che ha scritto: «Non ci eravamo fatti illusioni sull'approvazione di un calendario dei lavori stringente per l'esame della nostra proposta di legge di iniziativa popolare in materia di eutanasia».
La stessa associazione ha lanciato anche un appello all'Istat, perché renda pubblici i dati che rendano noti i numeri di coloro che per «l'impossibilità di ricorrere legalmente alla eutanasia» abbiano preso «la decisione di cercare nel suicidio una uscita di sicurezza». L'appello, in forma di lettera aperta, è a firma di «Luciana Castellina, che fu compagna di Lucio Magri, Chiara Rapaccini, compagna di Mario Monicelli, Francesco Lizzani, figlio di Carlo e Carlo Troilo, dirigente radicale dell'Associazione Luca Coscioni».