#COFFRINIDIMETTITI. Con questo hashtag il blog di Beppe Grillo risponde alla campagna di propaganda messa in atto dal PD in relazione all'inchiesta sulle infiltrazioni della camorra nel comune di Quarto, in Campania, che sta coinvolgendo anche il sindaco del Movimento 5 stelle. Marcello Coffrini è il sindaco PD di Brescello. In un'inchiesta pubblicata dalla webtv Cortocircuito per il documentario "La ‘ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana", il sindaco di Brescello nega qualsiasi interferenza mafiosa nella zona e parlando di Francesco Grande Aracri, boss condannato per mafia nel 2008 e considerato punto di riferimento dell’ndrangheta in Emilia, lo definisce "gentilissimo, molto tranquillo. Parlando con lui si ha la sensazione di tutto tranne che sia quello che dicono che sia. Lui è uno molto composto ed educato che ha sempre vissuto a basso livello. La famiglia qui ha un’azienda che adesso è riuscita a ripartire: fanno i marmi. Mi fa piacere che siano ripartiti". Ma le considerazioni del sindaco Coffrini non sembrano concordare con la realtà dei fatti, tanto che il prefetto di Reggio Emilia è stato chiamato a decidere sul comune di Brescello e a breve inoltrerà la sua proposta al Ministero dell'Interno in merito al suo scioglimento per mafia. Da qui la campagna dei 5 stelle sui social media con l'hashtag #COFFRINIDIMETTITI.