A Trevignano è stato rimosso questa mattina il gazebo abusivo allestito sulla collina delle Rose, dove "ogni tre del mese" la sedicente veggente Gisella Cardia, nome d'arte di Maria Giuseppa Scarpulla, dà appuntamento ai suoi fedeli sostenendo di vedere la Madonna e di ricevere da questa dei "messaggi".
Pomeriggio Cinque ha mostrato, nella puntata di oggi, le immagini della demolizione della costruzione. Con l'avvio dei lavori di rimozione partiti oggi, il Parco ha dichiarato che si tratta di "un primo importante passo verso il ripristino della legalità e dell’area, voluto dalle amministrazioni locali.
Sul posto la polizia locale del comune in riva al lago di Bracciano e i guardaparco che hanno dichiarato: "Questo è solo l'inizio". Dopo l’ordinanza dello smantellamento dei manufatti abusivi e del ripristino dei luoghi, i coniugi Scarpulla avrebbero deciso di depositare un ricorso al Tar con l’intento di contestare la rimozione degli oggetti in quanto, dal canto loro, nessuna costruzione va ad intaccare il terreno ma si appoggia solo in superficie, cosa smentita dalle riprese TV che hanno mostrato le "fondamenta" su cui poggiava il manufatto.
A questo punto c'è da chiedersi: ma una che può contare sull'aiuto nientemeno che della Madonna (e scusate se è poco) che bisogno ha di chiedere invece aiuto al TAR?