La Commissione ha erogato all'Italia 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni, al netto dei prefinanziamenti, come sesta rata del Pnrr. Lo ha reso noto l'esecutivo europeo. Il totale della sesta rata è di 8,7 miliardi. Si tratta di un risultato che conferma l’ ottimo lavoro svolto dall’ ex ministro affari europei, Raffaele Fitto, ora volato a Bruxelles per ricoprire il ruolo di vice presidente esecutivo della commissione.

Il 28 giugno 2024, l'Italia ha presentato la sua sesta richiesta di pagamento, relativa a 39 tappe e obiettivi. Questi includono riforme nella pubblica amministrazione, migliorando le risorse umane, gli appalti pubblici e l'amministrazione fiscale, e nella politica sociale, tra cui la lotta al lavoro sommerso e il sostegno agli anziani non autosufficienti. Sono compresi anche gli investimenti nella digitalizzazione, come lo sviluppo di piattaforme logistiche digitali e la modernizzazione dei parchi nazionali, oltre agli sforzi per la sostenibilità, tra cui la gestione dei rifiuti e lo sviluppo agro- solare. Il 26 novembre 2024, la Commissione ha adottato una valutazione preliminare positiva della richiesta, seguita dal parere favorevole del Comitato economico e finanziario del Consiglio, aprendo la strada alla decisione finale sull'erogazione.

Ad oggi, l'Italia ha ricevuto un totale di 122,2 miliardi di euro, sui 194,4 miliardi di euro stanziati con il Recovery Plan. La Commissione europea ha raggiunto la quota di 300 miliardi sborsati finora nell'ambito del Recovery Plan. Lo rende noto l'esecutivo comunitario spiegando che la cifra è stata raggiunto con le erogazioni accordate oggi a cinque Paesi: Italia, Germania, Portogallo, Romania e Repubblica Ceca. All'Italia è stata erogata la sesta rata da 8,7 miliardi. Alla Germania è giunta la seconda rata da 13,5 miliardi, al Portogallo la quinta tranche da 2,9 miliardi, alla Repubblica Ceca la terza da 1,7 miliardi, alla Romania una parte - su due target l'ok è stato rinviato - della seconda rata, pari a 37,05 milioni. Il nostro paese quindi vanta il primato in Europa in quanto ad avanzamento dei progetti legati ai piani decisi per far fronte alla crisi economica derivante dalla pandemia del 2020.

Grande soddisfazione sia da parte del governo che dalla rappresentanza europea di Fdi a Bruxelles. “Con l'erogazione della sesta rata del Pnrr all'Italia da parte della Ue, viene confermato il percorso di grande efficacia intrapreso dal governo italiano, tra i più virtuosi in Europa nell'attuazione del piano dei finanziamenti previsti. “È stato il commento del copresidente del gruppo dei conservatori dell’Ecr al parlamento europeo, Nicola Procaccini. L’erogazione di questa sesta rata del Piano, il cui avanzamento sta proseguendo anche sul piano della spesa (cosa tutt’altro che scontata nel nostro paese), mostra, infatti, nei fatti come sia stata fondamentale la rimodulazione dello stesso fortemente voluta da Raffaele Fitto, due anni fa. «L’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63 per cento della dotazione complessiva del Pnrr.

Un risultato positivo che permetterà all’Italia di investire in molti settori strategici intensificando la produzione in attività in cui questo governo ha creduto fin dal suo insediamento. Il pagamento della sesta rata è frutto di un intenso lavoro, svolto in sinergia anche con la commissione europea, che ci spinge a proseguire in questa direzione per il benessere della nazione e dei cittadini», Ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota di palazzo Chigi.