Non certo all'unanimità, con 62 voti a favore, 55 contrari e due astenuti, la Knesset ha approvato questo giovedì un disegno di legge che definisce ufficialmente Israele come Patria del popolo ebraico e afferma che "la realizzazione del diritto all'autodeterminazione nazionale in Israele è esclusiva per il popolo ebraico".

La nuova legge che ha valenza di legge costituzionale sancisce il carattere etnico-religioso di Israele, garantendo diritti e privilegi solo ai cittadini di religione ebraica, discriminando di conseguenza chi non lo sia!

Saeb Erekat, membro del Comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), ha definito la nuova legge "pericolosa e razzista", perché "relega i cittadini arabi israeliani ad un ruolo di secondo piano. Il disegno di legge dello stato ebraico legalizza ufficialmente l'apartheid e definisce giuridicamente Israele come un regime dove si pratica l'apartheid".


La Lista araba, coalizione di partiti arabi palestinesi che alla Knesset rappresenta il terzo gruppo parlamentare con 13 seggi, ha denunciato la nuova legge definendola "una delle più pericolose adottate negli ultimi decenni, stabilendo di fatto un sistema di apartheid dal momento che giustifica e legalizza la discriminazione contro gli arabi."

Hassan Jabareen, direttore generale di Adalah, che rappresenta i diritti delle minoranze arabe in Israele, ha dichiarato: "La nuova legge è una legge coloniale con caratteristiche di apartheid, ed è pertanto in aperto contrasto con il diritto internazionale.

La nuova legge sancisce costituzionalmente l'identità di Israele come nazione-stato del popolo ebraico - senza considerare il milione e mezzo di cittadini palestinesi dello Stato e i residenti di Gerusalemme Est e delle alture del Golan. Definendo la sovranità e l'autodeterminazione come appartenenti esclusivamente a membri del popolo ebraico - ovunque vivano in tutto il mondo - Israele ha reso la discriminazione un valore costituzionale e ha professato il suo impegno a favorire la supremazia ebraica come fondamento delle proprie istituzioni."

La legge approvata oggi dal Parlamento israeliano ignora due principi fondamentali del diritto internazionale: l'uguaglianza di fronte alla legge ed il rispetto dei diritti umani in un territorio occupato.

L'apartheid praticato fino a ieri da Israele in modo implicito, a partire da oggi è stato ufficializzato di fatto. La comunità internazionale, adesso, continuerà a far finta di nulla?