Malcontento e grande preoccupazione anche in Francia per la gestione del problema energetico, conseguenza di crisi e speculazioni internazionali a corollario dello scontro in atto tra Russia e Occidente.
E’ il leader della sinistra transalpina Jean-Luc Melenchon a prendersela con l’Unione europea in occasione di un incontro in Italia con Unione Popolare, per sostenere la corsa di De Magistris alle Politiche: "L'Ue ha gestito in maniera disastrosa il prezzo dell'energia elettrica. Bisogna abbassare le tariffe di elettricità e gas, quando le cose vanno male bisogna stringere tutti la cinta".
Le parole del politico francese, rilasciate a Tg2 Post e riprese dall’agenzia Italpress esprimono criticità anche nei confronti della Russia, rea, dice Melenchon, di avere invaso l’Ucraina, ma a cui si è risposto con sanzioni inefficaci e dannose per i cittadini europei.
Sulla questione interviene anche Leonardo Blasi, imprenditore bergamasco, candidato al Senato con Italexit alle elezioni del 25 settembre:
“Non è più una questione di destra o sinistra, si tratta ormai di onestà intellettuale, di trasparenza, di rispetto del popolo, dei cittadini – commenta Blasi -. Il 25 settembre avremo l’opportunità di ridare la dignità alle persone, di ribellarsi all’umiliazione di chi vuole farci fare la doccia in 2 perché così si risparmia, di chi suggerisce di spegnere le luci e i televisori per combattere una guerra non nostra ma di Washington”.
Blasi chiosa infine con una domanda che mette sotto la lente di ingrandimento le azioni provocatorie messe fin qui a segno da Nato e Occidente:
“Ma cosa avremmo fatto noi – si domanda - se Putin avesse costruito una base militare vicino Trieste? La parola d’ordine è Austerity, a qualunque condizione, perché il nuovo credo è #piumultinazinalimenoinpresa”.