Già durante le elezioni per la presidenza degli Stati Uniti d'America, Donald Trump è stato sempre preso di mira dai mass media americani e successivamente anche da quelli d'oltreoceano (Italia compresa). Un'altissima percentuale lo sbeffeggia, allegando immagini di lui in atteggiamenti e gestualità ridicole. Ma quest'uomo è veramente come vogliono farci credere? E' veramente un incompetente? Un razzista? Un pericolo per tutti noi?

Avete mai sentito parlare di Joseph Goebbels? Ministro della propaganda del Terzo Reich, praticamente il braccio destro di Hitler, lui affermava che la propaganda è un'arte, non importa se questa racconti la verità. Infatti con la sua non verità illuse un'intera nazione. Rimanendo in quel periodo e sempre in quelle zone un'altra persona da ricordare è Julius Streicher, fondatore del settimanale Der Stürmer, una rivista antisemita che raffigurava caricature irreali di ebrei mettendo così in guardia la popolazione tedesca dalla "piaga ebraica."

E' molto strano che alcuni fatti odierni assomiglino ad avvenimenti storici ed è altrettanto strano che molte persone dimentichino in fretta quello che hanno studiato alle scuole dell'obbligo.

La propaganda mediatica ha lo scopo di stimolare l'attenzione delle persone in una direzione rispetto ad un'altra e quindi a gestire la nostra volontà, facendoci credere qualsia cosa desiderino. Questo genere di propaganda può essere molto pericolosa e nella storia non c'è stato solo Hitler (come ho riportato prima nell'esempio) a servirsi di questa tecnica, ma tantissimi altri dittatori portando alla disperazione nazioni intere.

Bisogna documentarsi a fondo, farsi continuamente domande, essere consapevoli di questi meccanismi e quindi smettere di essere vittime che si accontentano di informazioni facili dandone credito.

Ora si parla tanto del flop di Trump con l'Obamacare, vedendo questa abolizione, come la privazione per una parte dei cittadini americani di usufruire dei servizi sanitari, senza però analizzare i costi che comporta realmente l'Obamacare. Prima di essere approvata e messa in vigore, Obama rassicurò i cittadini che nessuno sarebbe stato obbligato a cambiare il proprio piano sanitario se non avesse voluto. Ma non specificò che i piani assicurativi devono avere una copertura non al di sotto di un minimo consentito. Quindi, qualche persona è stata obbligata ad ampliare la propria copertura assicurativa spendendo qualche dollaro in più... e non farlo significa pagare una multa di circa 700 dollari.

Molti americani, perlopiù giovani e quindi in buona salute, hanno preferito pagare la multa. Prima della riforma, nelle piccole aziende in molti avevano stipulato delle polizze base, vantaggiose sia per l’azienda sia per il dipendente. Con la riforma sanitaria di Obama quelle aziende sono state costrette ad aumentare il piano sanitario.

L'idea di Trump era di non obbligare più gli americani a procurarsi una copertura sanitaria e che le singole compagnie assicurative potessero vendere le loro coperture sanitarie in tutto il paese invece che limitarsi na farlo solo in un singolo stato. Questo avrebbe portato ad una competizione tra le agenzie e quindi ad una diminuzione dei costi per gli utenti.

Non si esclude che il progetto di Trump potesse avere i suoi lati oscuri, dato che avrebbe costretto molte persone povere a non avere alcuna copertura assicurativa... però, qual è la cosa migliore? Obbligare a pagare o essere liberi di scegliere?