GM ci riprova. Dopo che a luglio la sua prima istanza di citare in giudizio FCA era stata respinta - il giudice aveva fatto notare che le vittime del caso di corruzione presentato al tribunale erano i lavoratori di FCA e non la General Motors -, la casa automobilistica di Detroit ha portato nuovamente FCA in tribunale accusandola di aver corrotto alcuni sindacalisti dello UAW (United Auto Workers) con decine di milioni di dollari di tangenti, su conti bancari offshore, per avere l'appoggio del sindacato nel tentativo di forzare una fusione con General Motors. 

Nell'accusa presentata lunedì, i legali di GM stavolta denunciano l'ex presidente della UAW Dennis Williams come "mandante" dell'ex vicepresidente della UAW Joe Ashton, "talpa" di FCA nel consiglio di amministrazione di GM, come da lui stesso ammesso a seguito di un'indagine dell'FBI.

Nella citazione, per la prima volta vengono mosse delle accuse anche nei confronti di Ron Gettelfinger, presidente della UAW dal 2002 al 2010, e quindi durante la ristrutturazione dell'industria automobilistica sotto la presidenza Obama , in seguito alla crisi del 2008. E' stato in quel periodo, con il dimezzamento dei salari per i nuovi assunti e la riduzione di decine di migliaia di posti di lavoro, che la UAW avrebbe acquistato grandi quantità di titoli GM, ottenendo così un posto nel consiglio di amministrazione dell'azienda. 

Secondo quanto denunciato da General Motors, Gettelfinger avrebbe avuto accesso a conti all'estero in Svizzera e a Panama, aperti in suo favore da FCA. In buona sostanza, sarebbero ben quattro degli ultimi cinque presidenti della UAW ad essere immischiati in questo scandalo. Lo stesso Gary Jones, presidente dal 2018 fino alla fine dello scorso anno quando è stato costretto a dimettersi, si è già dichiarato colpevole delle accuse mossegli, ammettendo di aver sottratto alla disponibilità del sindacato più di 1 milione di dollari.

Va comunque fatto notare che Gettelfinger ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda con una dichiarazione pubblica disponibile sul sito del sindacato.

Se il presunto schema FCA-UAW per forzare una fusione con GM - elaborato da Marchionne già nel 2015 - avesse avuto successo, avrebbe significato la chiusura di numerosi stabilimenti e avrebbe portato al licenziamento di decine di migliaia di lavoratori.

Le decine di milioni di dollari di tangenti per i dirigenti del sindacato UAW sarebbero stati probabilmente solo un acconto sui guadagni che avrebbero ricevuto sotto forma di azioni e altri incentivi finanziari a titolo di ricompensa dopo la conclusione della fusione... se solo fosse andata in porto.

Invece, FCA si è fusa con PSA. Anche in questo caso dobbiamo pensare che la fusione sia stata frutto di un caso di corruzione?