Il Dipartimento del Tesoro americano ha lanciato nuove accuse ad alcuni paesi, a causa di una presunta condotta scorretta per svalutare in modo artificioso i tassi di cambio rispetto al dollaro, tramite le decisioni prese dalle rispettive Banche centrali.
Il motivo? Rendere più competitive le merci dei loro paesi rispetto a quelle Usa.
Gli ultimi ad essere inseriti nella watchlist Usa (cioè da tenere sotto osservazione) sono stati Thailandia, India e Taiwan, mentre Svizzera e Vietnam sono già formalmente considerati da Washington come manipolatori del cambio.