Zelensky, nel suo ultimo discorso alla nazione sull'andamento della guerra, ha confermato il nervosismo della Russia per le attività messe in campo da Kiev, come aveva anticipato in precedenza.

"Ancora bombardamenti a Kharkiv, Odessa, ancora tentativi di brutali azioni offensive nel Donbass. Questo è un male che può essere placato solo sul campo di battaglia. Difendiamo Lysychansk e Severodonetsk. In tutta questa regione si svolgono adesso le battaglie più dure. Ma i nostri ragazzi e ragazze, forti, sono lì. Gli occupanti ricevono risposte ai loro attacchi..."

Il governatore dell'Oblast di Luhansk, Serhiy Haidai, ha dichiarato che a Severdonetsk le truppe ucraine controllano solo lo stabilimento Azot, al cui interno ci sono attualmente 568 persone, tra cui 38 bambini, la maggior parte delle quali sono dipendenti del sito e i loro famiglie. Haidai ha poi aggiunto che anche del personale sanitario e presente e sta ancora operando in uno degli ospedali della città.

Sempre nel Donbass, le forze russe avanzano verso Bakhmut, nell'oblast di Donetsk, dove pesanti combattimenti sono registrati a Mykolaivka, Vershyna e Semyhiria. Attacchi russi si registrano anche presso le infrastrutture civili vicino a Bakhmut, che si trova sulla strada che porta alle città di Lysychansk e Severodonetsk.

Nel sud forti esplosioni registrate a Mykolaiv e nella regione di Kherson. A proposito di quest'ultima, il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha invitato i residenti a lasciare la regione attraverso la Crimea, al momento unica via di fuga possibile, confermando indirettamente la controffensiva in atto da parte di Kiev in quella regione.

Nel Mar Nero, gli ucraini ieri hanno colpito le piattaforme petrolifere della Chornomornaftogaz, sequestrate nel 2014 dalla Russia, causando un'incendio che i russi non sono ancora riusciti ad estinguere.

Lo Stato maggiore della difesa ucraina ha aggiornato le perdite subite dai russi dal 24 febbraio: 34.100 soldati, 1.496 carri armati, 3.606 veicoli blindati, 2.537 veicoli e serbatoi di carburante, 752 pezzi di artiglieria, 239 sistemi di lancio multiplo di razzi, 98 missili terra-aria, 181 elicotteri, 216 aeroplani, 611 droni e 14 imbarcazioni.

Secondo quanto riportato dalla CNN, due cittadini statunitensi che combattevano a fianco delle forze ucraine sono stati fatti prigionieri e sarebbero detenuti a Donetsk. Gli americani Alexander John-Robert Drueke, 39 anni, e Andy Tai Ngoc Huynh, 27 anni, sono stati intervistati dal canale russo RT in un centro di detenzione nella parte occupata dell'oblast di Donetsk. Si ritiene che siano i primi americani ad essere fatti prigionieri dalla Russia. Il portavoce del Cremlino, Peskov, non ha escluso che anche per loro non sia applicabile la pena di morte.

Continua a far discutere il blocco ferroviario delle merci messo in atto dalla Lituani nei confronti  dell'exclave russa di Kaliningrad. Queste le minacce odierne della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova al canale televisivo Solovyov Live:

"Dovrebbero essere consapevoli [i lituani, ndr] delle conseguenze e le conseguenze seguiranno, sfortunatamente. Tali passi sono inammissibili. Ci sarà una risposta adeguata".