Un Mourinho soddisfatto quello del dopo partita di Roma - Udinese, con i friulani sconfitti all'Olimpico per 3-0.

"Abbiamo cambiato diversi calciatori: Lorenzo e Wijnaldum avevano fatto giovedì 45 minuti, altri non hanno nemmeno giocato. Credo che solo tre o quattro elementi avessero giocato per 90 minuti giovedì scorso. Abbiamo rischiato, però la squadra ha dato una risposta ottima, come squadra. Il risultato può far sembrare che la partita sia stata facile. Io, onestamente, non l’ho mai percepita così. Solo dopo il 3-0. Neanche sul 2-0 mi sentivo tranquillo. Poi, ovviamente, c’è stato il rigore parato da Rui.In quei momenti lì, loro hanno cambiato l’inerzia del match: sono stati loro a giocare nella nostra metacampo. Noi abbiamo abbassato la pressione. E lì sì che si è sentita la stanchezza, nell’uscita a pressare più alti. E dopo, nel blocco basso, abbiamo incontrato delle difficoltà. Rui ha parato e poi con il 3-0 è finita la partita. Ma è un 3-0 che non avevo mai avvertito in panchina.Oggi il calcio è universale, ci sono tanti calciatori stranieri in tutti i campionati del mondo e io continuo a pensare che la gente di casa Roma e la gente di casa Italia, se non si sono formati nella Roma, abbiano questa specificità di adattarsi, e di creare un po’ questo tipo di situazioni, dove chi arriva sente che la squadra è una famiglia, che esiste empatia con i tifosi. E magari anche questo è uno dei motivi per i quali questa squadra, che vinca, che pareggi o che perda, che giochi bene o che giochi male, è sempre assieme ai tifosi. Questo mi fa piacere.Bove oggi è stato fantastico, ma ha anche fatto un errore importante, che avrebbe potuto cambiare la direzione della partita: se Rui non para il rigore, con quell’inerzia della gara, sarebbe stata difficile per noi. Sono arrabbiato con lui, fa parte della crescita. Però ha dimostrato una grande personalità, e naturalmente sono molto contento che un ragazzo italiano, un ragazzo romanista, che è cresciuto qui, abbia avuto un’altra possibilità di giocare titolare, e di farlo bene.Serviva vincere, e serviva giocare con fiducia, senza alcuna pressione per il rigore sbagliato. Perché qualche performance negli ultimi tempi non era stata fantastica. I motivi sono diversi, non abbiamo bisogno neanche di dire sempre quello che succede internamente. Però è sempre un giocatore che ha avuto la nostra fiducia.La mia decisione di non far tirare rigori a Pellegrini era semplicemente dettata dal fatto che io non pensavo che avesse bisogno di una pressione extra. Infatti, gli ho detto: Se c’è un rigore sul 2-0, è tuo; se c’è un rigore decisivo, non è tuo, perché non ti voglio dare questa pressione extra. Ha fatto un’ottima partita, ha fatto un ottimo gol.Se c’è stato qualche commento negativo sui social dopo Rotterdam - questo è il mondo di oggi - non è un problema: la realtà del mondo di oggi è questa qua, è il faccia a faccia con i tifosi, è la partita che ha fatto e il fatto di capire che, nel bene e nel male, siamo tutti insieme. E questa è una qualità di questa squadra, di questo Club.Dico sempre che la qualità di un allenatore normale, come sono io, all’interno di una situazione normale come quella della Roma, dove non possiamo scegliere tutti i giocatori che vogliamo, dove non possiamo comprare tutti i calciatori che vorremmo, dove abbiamo questo tipo di limiti, quello che dobbiamo fare è sviluppare i punti di forza e nascondere al massimo i punti deboli. La nostra organizzazione difensiva è importante per noi.E non avendo tanti giocatori veloci davanti, perché per natura non abbiamo calciatori esplosivi - l’unico è Solbakken, che era in panchina come Tammy, pronto a fare uno sforzo se necessario - noi abbiamo bisogno di pressare alto, di recuperare palla alta, perché quando la recuperiamo bassa, non abbiamo questa capacità di transizione molto veloce. Era quello che dicevo prima: quando le energie sono scemate, quando Celik, El Shaarawy, Bove e Gini, dopo Lorenzo, hanno abbassato l’intensità, la squadra si è abbassata e abbiamo anche sofferto un po’.Però la squadra sa soffrire. Ed è un risultato importante. Ora dobbiamo dimenticare il campionato per qualche giorno e vediamo se ce la possiamo fare giovedì. Io penso di sì.Dybala ci sarà contro il Feyenord? Forse. Se mi domandi se sono più ottimista o più pessimista, sono più ottimista. Ma la risposta è forse".

Le marcature sono di Bove al 37' che  ha sbloccato il risultato ribattendo in gol il rigore di Cristante respinto dal palo. Il 2-0 arriva nella ripresa con Pellegrini su una bella azione di contropiede da lui stesso avviato nella propria metà campo. Nel finale il 3-0 siglato da Abraham, anche lui recuperato per l'incontro di coppa di giovedì, grazie ad un colpo di testa su preciso traversone di Pellegrini. Da segnalare anche che  sul 2-0 Pereyra si è fatto parare un rigore da Rui Patricio, causato da un fallo di mano di Mancini, fallendo così la possibilità di riaprire il risultato per l'Udinese.

I friulani rimangono comunque in una tranquilla posizione di classifica, mentre la Roma consolida il terzo posto, aumentando a +5 il distacco dalla quinta in classifica. 




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