Sembra una fiction, ma purtroppo è la dura realtà. È la storia del carabiniere killer Luigi Capasso, geloso, aggressivo, violento con la moglie, che la riduce in fin di vita e poi spara e uccide le figlie, suicidandosi a sua volta. Triste epilogo di una storia arrivata alla separazione.

Per giorni ci siamo interrogati su come mai l’arma dei carabinieri non sia mai intervenuta sapendo dei metodi aggressivi dell'uomo, il perché non sia stato allontanato, il perché la moglie sia stata lasciata sola.

Ma il culmine dell’incredulità lo raggiungiamo quando in buste separate vengono trovati cinque assegni destinati alla famiglia e uno per la sua amante, un totale di 10 mila euro, ognuno con la propria motivazione.

Quello che mi domando... ma come può un uomo che si sta ricostruendo una vita, premeditare l’omicidio delle sue creature, accanirsi contro la sua ex moglie con questa cattiveria. L’ultima beffa del carabiniere è la scoperta della sua amante e la "liquidazione" a lei destinata.

Quando accadono queste tragedie sembra che il mondo si fermi alle famose frasi era tanto bravo, sembrava un padre modello... Invece no! Capasso era un killer con in mano una bomba, la sua arma, pronto a farla esplodere.

La moglie Antonietta aveva ragione a chiamare i carabinieri quando si avvicinava sia a lei che alle sue bambine, perché quell'uomo era un assassino con la consapevolezza di uccidere.