Purtroppo per i partenopei, anche a Napoli si riconfermano sia il gioco espresso dalla AS Roma quando Rudi Garcia ne era allenatore sia i motivi per i quali venne sostituito proprio con Spalletti.

Questa è la rassegna stampa di ieri, dopo il rocambolesco pareggio con il Genoa.


TUTTONAPOLI 

"Anche se Garcia dice il contrario, il Napoli avrebbe meritato di perderla, è stato salvato da due invenzioni dei singoli. Ma questo era un meraviglioso coro e qualcuno dovrebbe spiegarci perchè è stato trasformato in un branco di solisti. Eravamo sinfonia, ora siamo note isolate.
Rudi. Rudi. Rudi. Ma lo vedi cos’hai sul petto? Riesce nel miracolo: di farci inca**are più con le dichiarazioni post gara, che durante un match orrendo. E non era facile. Abbozza scuse, non dà vere risposte, si rifugia nel copione prestampato. Un uomo in confusione, che s’è forse messo in un guaio più grosso di lui.Spalletti s’era inzuppato sin dal primo giorno in questa città, Rudi pare sia stato rigettato dall’ambiente. Ad oggi è un corpo esterno, il Napoli è una pelle che non abita. Un senso di precarietà inatteso, illogico, inspiegabile dopo le meraviglie dello scorso anno.Garcia è arrivato e pare aver bruciato i testi antichi, il suo poco rispetto per ciò che è stato è racchiuso nella frase “Io ho il mio calcio, non conosco il passato”. Se questo è il suo calcio, rischia di diventare anche lui ‘passato’ prima di rendersene conto."  


GAZZETTA DELLO SPORT"In qualche modo il Napoli ha riacciuffato una partita che gli era scappata via con fragore, quando si rimonta da 0-2 a 2-2 vuol dire che ci sono dei valori, e di questo va dato atto ai campioni d’Italia, ma il 2-2 di Marassi ha il profilo di una mezza sconfitta, segna forse il distacco definitivo dalla stagione dello scudetto. Rudi Garcia sta per completare la destrutturazione del Napoli spallettiano.Della squadra che fino a pochi mesi incantava l’Italia sono rimasti dei frammenti: le incursioni e gli accentramenti di Di Lorenzo, certe giocate pulite di Zielinski.S’è ingarbugliato Kvaratskhelia, sempre più avvitato sulla sinistra, e la leva Osimhen è spuntata, perché nessuno cerca più il nigeriano come accadeva prima.Resta la qualità individuale, ottima e abbondante. Il Napoli ha arronzato il 2-2 con un tiro superbo di Raspadori e una semi-acrobazia di Politano, ma con un calcio abborracciato come ieri sera a Genova, con la prevalenza delle giocate sul gioco, non si andrà lontano".


CORRIERE DELLO SPORT"Al Napoli non può bastare di non perderle, come sussurrato da Garcia quindici giorni prima, perché c’è uno scudetto conquistato a maggio, perché c’è qualità alta, perché non può svanire così in fretta quelloch’è stato costruito e che Politano si tiene stretto al petto.C'era una volta, e neanche tanto tempo fa ...  Le favole cominciano così, e chissà se si dissolvono alla stessa maniera, ma quando Genoa-Napoli va in archivio e quel 2-2 è un balsamo sulle ferite di Rudi Garcia, il sospetto che l’incantesimo si sia spaccato è palpabile e nell’aria, intorno ai campioni d’Italia, c’è pure un velo di malinconia: 70' minuti pallidi, tirando praticamente mai, rappresentano un segnale e proprio mentre sembra che il primo processo stagionale stia per cominciare, il talento di Raspadori e Politano scioglie le giurie.Ma il Napoli che esce da Marassi è già a distanza siderale da se stesso, da quella squadra che per un anno ha incantato ovunque".


IL MATTINO

"Brutto Napoli, così non va. Garcia ad un passo dal rogo: non c'è traccia dei Campioni d'Italia.In avanti c’è Osimhen disperatamente a caccia di qualcosa di giocabile: non di vede un tiro che sia un vero pensiero per la porta del Genoa (a meno che non voglia essere considerato tale una conclusione di Di Lorenzo poco prima della mezz’ora).  Le responsabilità non ricadono soltanto sulle spalle di Osi-Kvara. La difesa ha perso spessore e a centrocampo Anguissa è l’ombra del giocatore combattivo ammirato nelle due stagioni di Spalletti".