Una vittoria, quella del Napoli sul Lecce, che ha il profumo di scudetto. Agli azzurri occorrono 7 punti nelle prossime tre partite, per aggiudicarsi il quarto scudetto della Sua Storia. Il Napoli dovrebbe fare sei punti con Genoa e Cagliari al "Maradona" e col Parma alla penultima di campionato, basterebbe anche un pareggio. Tenendo anche conto che viceversa l'Inter, distante attualmente di tre punti, se la deve vedere ancora con squadre scorbutiche come Torino, Lazio e Como. E con la Champions League, fortunatamente di mezzo (si spera, Barcellona permettendo). 

Raspadori, l'uomo dei goal importanti (già aveva realizzato il goal-scudetto contro la Juventus, a Torino un paio di anni fa) si è ripetuto su calcio di punizione, contro un Lecce, ben messo in campo, ma poco incisivo e anche sfortunato nelle conclusioni. 

I campani, sono artefici del proprio destino. Ho detto 7 punti e sarà scudetto, ma se i punti poi fossreo 9, non dispiacerebbe a nessun tifoso partenopeo. 

Il Napoli non sbaglia nella lotta scudetto. Nella 35.ma giornata di Serie A la squadra di Conte batte 1-0 il Lecce e mantiene  il +3  dai nerazzurri in vetta alla classifica. Al Via del Mare nel primo tempo una punizione di Raspadori (24') sblocca la partita e gli azzurri rischiano su un'incornata di Gaspar che si stampa sulla traversa sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa poi gli uomini di Giampaolo reagiscono e aumentano il ritmo, ma la capolista serra le linee, tiene i nervi saldi e difende il risultato portando a casa una vittoria preziosissima. 

Dopo aver conquistato una vittoria pesantissima in chiave scudetto contro il Lecce, Antonio Conte tiene alta la tensione in vista del rush finale per la conquista dello scudetto:“Col Lecce è arrivata una vittoria importante in un momento d’emergenza – ha spiegato il tecnico azzurro -. Era una partita che temevo tantissimo per diversi motivi”. “Abbiamo fatto la nostra gara per cercare di vincere, fare un passo importante e dare un segnale positivo a tutto l’ambiente – ha aggiunto -. Era una tappa importante, non voglio mentire. Pareggiare o vincere oggi ci cambiava la vita”. “Ho l’esperienza giusta per far capire ai ragazzi l’importanza delle partite – ha continuato il tecnico azzurro -. Chi vince scrive la storia, gli altri la vanno a leggere. Non interesserà a nessuno se arriveremo secondi. Siamo sul pezzo e vogliamo arrivare fino alla fine”.“Il Lecce veniva da un pari con l’Atalanta e c’era anche questa disgrazia capitata a Graziano – ha proseguito Conte tornado a parlare della partita e dell’omaggio a Graziano Fiorita prima del fischio di inizio -. Era una situazione un po’ particolare. Sono molto vicino al Lecce perché vivere un dramma del genere non è semplice”. “Abbiamo fatto un primo tempo di ottima fattura, poi l’importanza dei tre punti ci ha portato a essere meno arrembanti e propositivi – ha precisato analizzando quanto accaduto in campo -. Il Lecce lotta per la salvezza e siamo arrivati anche gestendo un’emergenza. Ora sembra tutto normale, ma oggi ha giocato Olivera da centrale”. “E’ una squadra che sta rispondendo con tutti gli effettivi. Anche Scufett ha risposto alla grande quando è stato chiamato in causa – ha aggiunto -. C’è grande unità di intenti. Poi servono dei valori e bisogna essere squadra”.“Questa squadra è cresciuta rispetto all’esordio in cui abbiamo fatto 0-0 col Modena e poi abbiamo perso in campionato – ha proseguito il tecnico azzurro -. Ho detto ai ragazzi che è stata una tappa importante, ma non la più importante. Nel finale ero stressato. Queste sono gare che ti sfiniscono perché sai che sono importanti e quanto pesano”. “Dopo il triplice fischio sono rientrato subito nello spogliatoio per scaricare l’adrenalina che avevo, poi ho ringraziato i ragazzi”, ha aggiunto.