Si è conclusa la 18.a edizione del vertice del G20 a Nuova Delhi, in India, che ha affrontato una serie di temi importanti: clima, energia, sicurezza alimentare, empowerment femminile, salute, intelligenza artificiale, digitalizzazione e sviluppo sostenibile.
Però, al di là di tali temi, l'attenzione è stata catalizzata dalla dichiarazione congiunta che ha riguardato, anche, la guerra in Ucraina. Kiev, però, ha manifestato tutta la sua insoddisfazione per quanto prodotto dai 20 - di cui fa parte anche la Russia - per l'ipocrisia con cui si è accennato alla guerra in corso, con la condanna dell'uso della forza per cercare di acquisire territori o per violare l'integrità territoriale e la sovranità o l'indipendenza politica di altri Stati, ma senza però citare le responsabilità di Mosca in tal senso.
E pertanto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in rappresentanza di Putin (assente al vertice), ha affermato che il G20 di Nuova Delhi è stato un successo per l'India e per i paesi in via di sviluppo del Sud del mondo.
Durante il vertice è stato annunciato anche l'ingresso nel gruppo dei 20 dell'Unione Africana, che comprende 55 stati membri, come membro permanente.
Tra gli argomenti trattati, nel corso dei due giorni, anche l'accordo per il transito del grano ucraino attraverso il Mar Nero, con la Russia che ha ribadito di volerlo mettere di nuovo in atto, purché vengano soddisfatte le sue richieste per le proprie esportazioni di cibo e fertilizzanti. Russia, Ucraina e Turchia continueranno a discutere sul tema, ha detto il presidente turco Tayyip Erdogan, affermando che una sua ripresa non sia irrealizzabile.
Domenica, i leader del G20, tra cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il tedesco Olaf Scholz, il primo ministro britannico Rishi Sunak, il presidente francese Emmanuel Macron e il giapponese Fumio Kishida, hanno visitato il memoriale dell'eroe dell'indipendenza indiana Mahatma Gandhi.
Biden è poi partito per il Vietnam, saltando l'ultima sessione del vertice. La Casa Bianca ha affermato di non essere a conoscenza di suoi colloqui con Lavrov o con il premier cinese Li Qiang, che guidava la delegazione di Pechino, vista l'assenza di Xi Jinping.
Infine, a premier italiana Giorgia Meloni ha riassunto in un punto stampa il suo punto di vista sul vertice, per poi proseguire per Doha, in Qatar, per un incontro con lo sceicco Al Thani.
Al termine, la presidente del Consiglio non ha mancato di reiterare la diatriba con il commissario all'economia dell'Ue, Paolo Gentiloni, iniziata dal suo vice premier, Matteo Salvini:
"Per quello che riguarda il tema del Commissario Gentiloni, la questione di ITA-Lufthansa è una questione che è stata sotto sottoposta al Commissario Gentiloni, particolarmente dal Ministro Giorgetti - che ringrazio per il suo lavoro e la sua presenza -, perché sta accadendo qualcosa di obiettivamente curioso: la stessa Commissione europea che per anni ci ha chiesto di trovare una soluzione al problema ITA, quando troviamo una soluzione al problema ITA, la blocca. Quindi noi non stiamo più capendo e vorremmo una risposta e su questo è stato interessato anche il Commissario Gentiloni."
A stretto giro è poi arrivata la replica all'Ansa di un portavoce Ue che fa sapere che la Commissione non ha ancora ricevuto alcuna notifica sull'accordo tra Ita e Lufthansa!
Il prossimo G20 si terrà in Brasile, con Lula che, in mattinata, ha ricevuto da Modi il martelletto simbolo della presidenza e ha chiuso i lavori anticipando i temi della sua presidenza:
"La presidenza brasiliana ha tre priorità: l'inclusione sociale e la lotta contro la fame; la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile; la riforma della governance delle istituzioni. Tutte queste priorità fanno parte del motto della presidenza brasiliana che recita ‘Costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile'. Verranno create due task force: l'Alleanza globale contro la fame e la povertà e la mobilitazione globale contro il cambiamento climatico".