In base agli ultimi dati pubblicati dalla Jonhs Hopkins University, il numero totale dei contagiati da coronavirus negli Stati Uniti ha finora raggiunto quasi i 3,.9 milioni, mentre sono circa 141.500 le persone decedute.
Il dato reale, però, sarebbe molto superiore rispetto a quello ufficiale.
Lo afferma il CDC (Centers for Disease Control and Prevention), agenzia federale Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie, in base ad un indagine di sieroprevalenza di cui quest'oggi ha pubblicato i dati.
Il numero di persone contagiate dal Sars-CoV-2 in diverse aree degli Stati Uniti è stato da 2 a 13 volte più alto rispetto ai valori ufficiali relativi all'andamento dl contagio.
In base all'indagine, un gran numero di persone che sono rimaste asintomatiche o che non hanno, comunque, fatto ricorso a cure mediche potrebbero aver fatto circolare il virus nelle loro comunità.
Così ha commentato questi risultati la dottoressa Fiona Havers, ricercatrice del CDC a capo della ricerca: "Questi dati continuano a dimostrare che il numero di persone che sono state infettate dal virus che causa la Covid-19 supera di gran lunga il numero di casi segnalati. Molte di queste persone probabilmente non avevano sintomi o avevano solo sintomi lievi e potrebbero non aver avuto idea di essere contagiate."
In base alla ricerca, circa il 40 per cento delle persone infette da coronavirus non sviluppa sintomi, ma può comunque contribuire alla sua trasmissione.
Gli Stati Uniti adesso testano circa 700mila persone al giorno, ma gli attuali risultati evidenziano la necessità di effettuare molti più test per rilevare il livello del contagio e contenerne la diffusione.
Ad esempio, nel Missouri, al 30 maggio le persone infette erano il 2,8 per cento della popolazione, 171.000, 13 volte il dato ufficiale riportato di soli 12.956 casi: in pratica circolavano incontrollate 150mila persone con il virus che sicuramente hanno potuto contribuire a diffonderlo.
In alcune regioni, il divario tra infezioni stimate e casi segnalati è diminuito con le misure di distanziamento, quelle di tracciamento e l'aumento dei test. La città di New York, ad esempio, da aprile a maggio ha visto calare sensibilmente il tasso di diffusione del contagio.
E in base allo studio del CDC, è stata proprio la città di New York ad essere la più colpita dal virus con quasi una persona su quattro esposta al contagio. Non è stata comunque raggiunta ancora la famosa immunità di gregge, che richiede che almeno il 60% delle persone di una comunità siano venute in contatto con il virus.
Per cui, se il colpevole lassismo di Trump nella lotta alla pandemia dovesse sperare di ottenere così l'immunità di gregge, quell'obiettivo è ancora molto lontano.
Perché nominare Trump? Perché questa è l'ultima sua dichiarazione riguardo alla pandemia:"Le Fake News sul virus cinese non riporteranno mai che, rispetto alla maggior parte degli altri Paesi, che soffrono molto, [negli Usa] stiamo facendo molto bene - e abbiamo fatto cose che pochi altri Paesi avrebbero potuto fare!"
You will never hear this on the Fake News concerning the China Virus, but by comparison to most other countries, who are suffering greatly, we are doing very well - and we have done things that few other countries could have done!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 21, 2020
Evidentemente, negli Stati Uniti esistono delle persone ancora disposte a credere alle sue fandonie.