Non accade tutti i giorni che uno spettacolo teatrale riscuota tanto successo da essere riproposto altre due volte grazie ad una sensibilizzazione entusiasta degli organizzatori e ad una performance di alto livello dei protagonisti. Corrisponde a siffatta descrizione lo spettacolo “Un’altra goccia” andato in scena rispettivamente il 26 ottobre 2024 al teatro “San Prospero”, luogo nel quale è stato ripresentato il giorno successivo e con una riproposizione al teatro “Rinaldi – Auditorium Fellini-Masina” sempre nel capoluogo emiliano il 12 gennaio di quest’anno, una coproduzione con il Teatro Rinaldi, “On Art APS” e in collaborazione con l'AVIS di Reggiolo.

Col testo di Maria Antonietta Centoducati, che ne ha curato anche la regia, la manifestazione delle giornate ottobrine ha visto quali protagonisti Martina Forioso, Francesco Calabrò, Camilla Guatteri, Marco Rovacchi, Rinaldi Consort nonché il coro “Adorno”. Di rilievo sono inoltre le voci soliste di Raffaela Riga (Soprano) e Pamela Ragazzini (Mezzosoprano), le quali fra l’altro hanno eseguito in duetto il brano “Lullaby” di Johannes Brahms, e le musiche di Luigi Pagliarini, il quale al pianoforte ha interpretato “Ein Rotwein am Schiffbauerdamm”, “Danza di una goccia”, “Portrait d’un geste d’amour” e “Lines and drops”.

Nello spettacolo del 12 gennaio il soprano è stato sempre Raffaela Riga, mentre il mezzosoprano è stata Cristina Montanari, che hanno duettato il medesimo pezzo del compositore tedesco. Il coro si è esibito anche in “A drop of my eternal being” con un’esecuzione a 6 voci femminili. Il resto è stato eseguito in sottofondo alla recitazione e alla danza per rendere l’effetto così emozionante e suggestivo da fare entrare nel merito il pubblico. È stato considerato uno spettacolo di pura bellezza e poesia, poiché parla del significato di “dono”, delle nostre fragilità e delle nostre paure con leggerezza e profondità per donare qualcosa di se stessi per il bene del prossimo.

Si è raccontato come siamo tutti delle piccole gocce ed insieme si possono creare grandi emozioni e grandi gesti, condivisioni, amicizie, sorrisi, abbracci. Soddisfazione è stata espressa dalla regista Maria Antonietta Centoducati: “Ho scritto il testo e realizzato questo spettacolo cercando di creare un’atmosfera dal forte impatto emotivo, senza però tralasciare l’ironia e la leggerezza. – ha chiosato – Volevo un’atmosfera rarefatta ed evocativa che potesse trascinare lo spettatore in una dimensione poetica”. Del pari è la contentezza di Raffaela Riga: “Un’altra goccia è uno spettacolo, dove l’elemento essenziale, il significato principale è il donare qualcosa di personale e prezioso, che può salvare la vita ad un’altra persona. Cosa c’è di più grande? Raccontare attraverso la musica – è la sua asserzione – e tentare di comunicare eseguendo vocalmente il duetto musicale “Lullaby” è stato sicuramente anche l’intento del compositore. La volontà è lo scopo di far viaggiare emotivamente l’ascoltatore in quel mondo, che si stava rappresentando attraverso la recitazione, l’arte scenografica, l’azione scenica, la danza, la musica, per raccogliere insieme una, tante e tantissime gocce utili salvando la vita ad altre persone”.

All’unisono le impressioni degli spettatori, che hanno definito l’evento come un momento d’educazione al dono e al volontariato, ritenendolo adatto anche alle scuole per gli studenti del triennio degli Istituti di secondo grado.