La morte di Gianni Minà è una notizia ferale per chiunque ami il mondo del giornalismo e le 'storie' da raccontare e ascoltare davanti al caminetto, trasformato per l'occasione in tubo catodico.

Strappato alla vita da una breve complicazione cardiaca, Minà lascia dietro di sé pochi epigoni, pur essendo stato un grande maestro.

A volte perfino sbeffeggiato per le proprie passioni e per la sua nobiltà e onestà intellettuali, con quei 'refrain' su "Maradona, Fidel Castro e Cassius Clay", capolavori di giornalismo invidiati e che quasi nessuno è poi riuscito a eguagliare.

Sicuramente nessuno, se si prende a esempio l'amore e l'umanità che questo giornalista ha profuso nella sua professione.