Khalil al-Hayya, il leader di Hamas a Gaza, ha dichiarato oggi che saranno sei i prigionieri israeliani ancora in vita che saranno rilasciati sabato prossimo, completando così una settimana prima il rilascio di tutti i detenuti concordati per la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco.
Ad essere liberati saranno Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, prigionieri, rispettivamente, dal 2014 e dal 2015, mentre gli altri quattro - Tal Shoham , Omer Shem-Tov , Omer Wenkert ed Eliya Cohen - sono stati catturati durante l'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele.
"Hamas ha dimostrato, insieme alla resistenza, la sua serietà nell'implementare l'accordo con piena responsabilità", ha affermato al-Hayya. "Sottolineiamo la necessità di obbligare l'occupazione a implementare tutte le disposizioni dell'accordo senza ulteriori indugi. Il nemico continua a temporeggiare e a sottrarsi all’impegno nella seconda fase dei negoziati", ha aggiunto al-Hayya.
Alla liberazione degli israeliani corrisponderà quella di altre centinaia di prigionieri palestinesi.
Giovedì, saranno consegnati i corpi di quattro israeliani detenuti a Gaza rimasti uccisi dai bombardamenti dell'esercito dello Stato ebraico. Si tratta di tre componenti della famiglia Bibas, Shiri Silberman e dei suoi due bambini, Ariel (4 anni) e Kfir (9 mesi). Il padre era stato liberato il 1 febbraio. Non sono stati comunicati nome e generalità della quarta persona.
Continuano intanto da parte di Israele le violazioni al cessate il fuoco. Il numero giornaliero di camion con gli aiuti si è drasticamente ridotto, mentre tende e container abitativi sono ancora fermi ai confini della Striscia, così come i Bulldozer... di quest'ultimi, oggi, ne sono stati fatti entrare solamente due!
Inoltre, le IDF continuano a mietere vittime. Secondo il Palestinian Information Center, un bambino è stato ucciso dall'esercito israeliano a Rafah nei pressi di piazza al-Awda. Un altro è stato ferito dall'esercito a Gaza City a est del quartiere Shujayea. In precedenza, l'agenzia di stampa Wafa, aveva riferito che questa mattina le forze israeliane avevano ucciso una donna a est del comune di ash-Shaka, a Rafah.
Non volendo smentire la propria indole criminale, lo Stato ebraico viola anche l'accordo siglato con il Libano, rifiutando di effettuare il completo ritiro dei propri effettivi che continueranno a presidiare 5 località non distanti dal confine israeliano, nonostante l'esercito libico abbia preso il controllo della zona cuscinetto. La nuova violazione si aggiunge a quella dei bombardamenti che non sono mai cessati e che hanno causato decine di vittime tra i civili.
Per concludere, non possiamo non riportare la notizia che il ministro delle Finanze israeliano, il nazifascista Bezalel Smotrich, ha licenziato una norma per "rubare" 320 milioni di shekel di denaro raccolto per conto dell'Autorità Nazionale Palestinese e trasferirlo alle famiglie degli israeliani uccisi nelle operazioni contro i palestinesi.
Secondo quanto riportato dalla radio dell'esercito israeliano, Smotrich ha affermato che questa decisione è "giusta e morale" e mira a fermare quello che ha descritto come "finanziamento del terrorismo".