La Danimarca è il primo paese al mondo a scegliere di rinunciare (per il momento) a somministrare il vaccino AstraZeneca, a causa di alcuni eventi avversi registrati.

Due i motivi alla base della decisione presa dalla locale agenzia del farmaco.

Uno si basa sul fatto che è stato trovato un collegamento tra il vaccino e gravi effetti collaterali, comunque estremamente rari, che possono causare  coaguli di sangue. Secondo il direttore dell'Autorità danese per il controllo dei farmaci, Søren Brostrøm, circa una persona vaccinata su 40.000 potrebbe sperimentare un evento tromboembolico.

Ma anche se la Danimarca non ritiene particolarmente significativo il possibile effetto collaterale dovuto alla somministrazione di AstraZeneca, le istituzioni sanitarie preferiscono - e questa è la seconda ragione - non correre alcun rischio legato al suo utilizzo, quando il contagio da Covid in Danimarca è sotto controllo, come in questo momento.

Sono quasi un milione le persone finora  vaccinate in Danimarca e di queste circa 150.000 hanno ricevuto almeno una dose di AstraZeneca, la cui somministrazione era stata comunque sospesa già dallo scorso 11 marzo.

Pertanto, la Danimarca continuerà le vaccinazioni anti-Covid utilizzando i soli vaccini Pfizer/BioNTech e Moderna, oltre a quello Johnson & Johnson, la cui somministrazione però è stata sospesa dalla stessa casa produttrice in attesa delle decisioni che prenderanno negli Stati Uniti sia FDA che CCD.

Una volta che anche Johnson & Johnson avrà ottenuto il via libera, però non è certo che la Danimarca decida di usarlo, visto che le problematiche che ne hanno determinato la sospensione sono le stesse di AstraZeneca.

Da capire quanto questa scelta potrà influenzare non soltanto le istituzioni sanitarie degli altri Paesi, ma anche i cittadini danesi che si devono ancora vaccinare.