Per finanziare l'acquisto di Twitter per un controvalore di 44 miliardi di dollari (perlomeno questo è quanto è logico credere), Elon Musk tra martedì e mercoledì ha venduto un totale di 4,4 milioni di azioni Tesla in suo possesso per un controvalore di circa 4 miliardi di dollari, aggiungendo però che da parte sua non ci sarebbero state ulteriori vendite.

Così le azioni di Tesla sono diminuite di circa il 20% da quando Musk ha rivelato, all'inizio di aprile, di aver acquistato una quota del 9,2% di Twitter.

Musk, i cui interessi imprenditoriali spaziano in almeno altre quattro società, è considerata la persona più ricca del mondo, con un patrimonio netto stimato di quasi 250 miliardi di dollari, soprattutto grazie alla sua partecipazione in Tesla.

E proprio in relazione a Tesla è da ricordare che Musk è stato citato in giudizio presso la Court of Chancery del Delaware da un suo azionista per il pacchetto retributivo con cui la società automobilistica lo starebbe remunerando, ritenuto da Richard Tornetta (questo il nome dell'azionista) non necessario visto che il 22% delle azioni da lui possedute fosse già sufficiente per garantirgli incentivi più che soddisfacenti.

Nel caso in cui Tornetta dovesse vincere la causa, Musk vedrebbe scomparire d'un colpo i 56 miliardi di dollari che Tesla gli ha garantito in base agli ultimi obiettivi raggiunti. Di conseguenza, la decisione potrebbe mettere a rischio l'acquisizione di Twitter.