Povero Salvini, in fondo (molto in fondo), nonostante tutto finisce quasi per fare pena. Non solo si fa del male da solo autopunendosi come un Tafazzi qualsiasi tanto da dilapidare in pochi giorni quello che aveva messo insieme in 14 mesi, ma nell'autoflagellazione a cui da tempo si sottopone viene aiutato anche dai suoi stessi sostenitori, che anche oggi si sono sentiti in dovere di smascherare l'essenza vera della Lega e dei leghisti che la supportano... quella di un partito sinceramente fascista, nonostante che ipocritamente e vigliaccamente, si ostini a definirsi sovranista.
Così, ad oscurare e far passare in secondo piano la sequela di banalità pronunciate dal neo duce dal palco di Pontida, nell'annuale appuntamento che richiama i leghisti al patto di sangue che prima li vedeva strenui difensori di una supposta nazione padana divisa dal Po dal resto della "Terronia" ladrona e sfruttatrice mentre adesso sono invece tutti fratelli dalle Alpi a Lampedusa, sono stati proprio i suoi più ardenti sostenitori.
È stato sufficiente che Gad Lerner, come inviato di Repubblica, passeggiasse sul prato di Pontida.
Una provocazione? Così i fascio sovranisti hanno interpretato la presenza sul loro sacro suolo di un giornalista, colpevole di non condividere le bislacche giravolte ideologiche del loro capitano.
Quindi, la sua presenza a Pontida non poteva non essere una provocazione da lavare con... l'insulto.
"Buffone, me.da, comunista, tagliati la barba, non sei italiano sei ebreo..."
Quello sopra riportato è un breve florilegio con cui i "devoti" del capitano Matteo Salvini, quelli che lui rappresenta, gli amici a cui quotidianamente manda bacioni e chiede sostegno, hanno accolto la presenza di Gad Lerner a Pontida.
Tutti sinceramente fascisti e razzisti che hanno ricordato a chi ancora ostinatamente si rifiuta di vedere la realtà che, oltre che virtuali, quelle persone sono anche reali. Fascisti veri, in carne e ossa.
E a riprova che di fascismo si tratta, la giustificazione degli "intellettuali" (si fa per dire) ex berluschini e adesso convintamente salvinisti che hanno ritenuto ovvia l'accoglienza riservata a Gad Lerner perché naturalmente dovuta in risposta ad una palese violazione del sacro suolo non più padano, ma sovranista... anzi, fascista.
Gli stessi devoti salvinisti, per i quali il loro capitano invoca la protezione dei santi oltre che del cuore immacolato di Maria (qualunque cosa ciò possa significare), in mattinata avevano anche aggredito un videomaker di Repubblica, Antonio Nasso, anch'egli reo di non stare dalla parte del campo giusta... anche se si limitava solo a fare il suo lavoro intervistando i presenti.
Di cos'altro c'è bisogno per classificare la Lega di Salvini come razzista e fascista?