"Non è un caso che Forza Italia e Partito Democratico abbiano deciso di schierarsi dalla parte dei Benetton preoccupandosi delle azioni di Atlantia invece che della richiesta di giustizia e di sicurezza che arriva da milioni di italiani."

Nel caos politico in merito al crollo del ponte Morandi a Genova creato dall'attuale Governo in generale e dal Movimento 5 Stelle in particolare, la frase riportata in precedenza come incipit di un post del blog delle Stelle, conferma che il rispetto delle regole equivale, in questo periodo di cambiamento, ad essere a favore dei Benetton!

Ormai, la propaganda politica ha rotto qualsiasi argine per sfruttare la convenienza del momento, qualunque sia, per ottenere il massimo in termini di consenso, al di là della razionalità e, nel caso di Genova, anche della decenza.

Così, i 5 Stelle cercano di dimostrare che chiunque abbia governato prima di loro fosse al servizio dei Benetton.

Nella foga censoria del post si ricorda che pure il Governo Berlusconi ha favorito i Benetton. Questo il passaggio:

"Due anni dopo il Governo Berlusconi (DL 207/2008) una volta chiusa la procedura di infrazione tornò alla situazione precedente e quindi alle concessionarie autostradali venne nuovamente consentito di affidare alle loro imprese di costruzioni fino al 60% del totale dei lavori, con decorrenza dall’1 gennaio 2009."

Ma nel Governo Berlusconi, al tempo, vi era anche il partito che adesso supporta i 5 Stelle al Governo, la Lega, che in quegli anni pensava ancora di rappresentare unicamente il nord.

Lo stesso Salvini, in un'intervista tv, ha dichiarato che la Lega ha votato per il rinnovo delle concessioni ad Autostrade.

Allora è evidente che anche la Lega ha favorito i "prenditori che hanno spolpato il Paese", creando "vergognose isole di privilegio"!

Questo i 5 Stelle, nel post, si sono dimenticati di farcelo sapere.


In merito a quanto accaduto a Genova, da  evidenziare anche la dichiarazione rilasciata questo lunedì al 39° Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti.

«Non ci sono i termini per revocare la concessione delle infrastrutture autostradali affidate ad Autostrade per l'Italia attraverso una legge», ha detto Giorgetti.

«Non vedo i termini. E' doveroso che la convenzione venga rivista. Ho detto che i margini di redditività che vedo nei confronti delle convenzioni mi sembrano leggermente spropositati.

Inoltre, non sono persuaso a una gestione diretta dello Stato