Nonostante gli incredibili passi avanti finora fatti per risolvere il problema relativo ai migranti, così come ci ha ripetutamente e più volte ricordato il premier Conte nelle conferenze, nei video e nelle interviste rilasciate in agosto, puntualmente le cronache riportano la stessa sceneggiatura, o forse è meglio dire sceneggiata, in relazione allo sbarco di alcune decine di migranti salvati in mare.

Il fatto è che, nonostante l'ottimismo e la soddisfazione del premier del cambiamento e le dichiarazioni di alcuni leader europei, alla prova dei fatti, ad oggi nulla è cambiato rispetto a qualche mese fa in relazione al problema migranti.

In una lettera di fine luglio a Conte, Juncker aveva aperto alla possibilità, richiesta dal nostro premier, di istituire una cellula di crisi coordinata dalla Commissione Ue, aggiungendo però che avrebbe dovuto essere intesa soltanto come "tappa in direzione di un quadro più stabile", aggiungendo anche che "l'Ue non ha competenza per determinare il luogo o il porto sicuro da usare per gli sbarchi in seguito a un'operazione di ricerca e salvataggio in mare."

E nulla di concreto è ancora stato attuato delle misure di contrasto al traffico di migranti nel Mediterraneo, in base agli accordi dell'ultimo Consiglio europeo. Pertanto, quelli che vengono salvati in mare finiscono per essere ancora ostaggio della propaganda politica del governo italiano, spacciata pure come intervento umanitario, ben supportata dal colpevole menefreghismo degli altri Paesi europei.

Così riprende la solita irridente novella del non salvataggio umanitario, accompagnata da quella della competenza in base al Paese di bandiera della nave Aquarius.

Ed alla propaganda del ministro dell'Interno Salvini


gli fa da contraltare quella dell'altra gamba del governo, rappresentata dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli


La propaganda del cambiamento, nonostante tutto, è sempre la solita propaganda di un tempo, con l'unica differenza che un centinaio di persone viene fatto passare come problema epocale, senza dimenticare che, in base alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Conte, queste nel caso fossero fatte sbarcare in Italia dovrebbero pure poter essere ripartite tra i vari Paesi di un continente abitato da mezzo miliardo di persone con una densità di 116 abitanti per km². Pertanto, non proprio affollatissimo.