Modelli di presa in carico del paziente: il pensiero di Winnicott.

La “presa in carico” nell’ambito infermieristico (caring) significa prendersi cura e pensare al paziente in senso globale, vale a dire, sia fisicamente che mentalmente, sia farmacologicamente che esistenzialmente.
La presa in carico corrisponde a: prendersi cura del malato, sia in ospedale che al domicilio e seguirlo con continuità nel percorso sanitario (pathway).
La presa in carico si avvale di tre concetti: L’assistenza ha un effetto curativo. L’assistenza è sostenuta da algoritmi assistenziali, procedure, protocolli, linee guida. L’assistenza è basata su evidenze, efficacia, e sull’organizzazione.
La “presa in carico” inizia con l’accertamento e l’identificazione dei problemi di salute del paziente, continua attraverso la pianificazione degli interventi, e prosegue anche dopo la dimissione, per ovviare ad eventuali problematiche domiciliari o famigliari.
La “presa in carico” di un malato può essere svolta, sia in istituzione ospedaliera, che in ambito territoriale.
La “presa in carico” aumenta l’autonomia della professione infermieristica, favorisce la presa di decisioni da parte dell’infermiere, facilita la guarigione di un malato, diminuisce i tempi di ospedalizzazione ed il numero di rientri in nosocomio.
I modelli di assistenza infermieristica sono: funzionale per compiti, primary care, micro equipe, case manager. Le differenze tra i modelli sono dovute soprattutto in base al numero di pazienti da assistere, al numero di infermieri disponibili, al carico di lavoro, alla complessità tecnica dei trattamenti, alla struttura, o al territorio. Il modello “presa in carico” o “caring” è basato soprattutto sulla relazione, e la “presa di decisione” insieme al paziente dei problemi di salute che lo riguardano, e non può essere sicuramente affiancato al modello “funzionale”, perché orientato soprattutto al compito, e lascia poco spazio alle relazioni con il malato.
Un modello di “presa in carico” è il pensiero di Winnicott sulla “madre sufficientemente buona”, e si avvale di tre fattori: Holding, o accettazione, accoglienza. Handling, ossia manipolazione e trattamento fisico. Object Presenting, ovvero le regole e l’educazione.