Un contatore, implacabile, mostra sul blog di Beppe Grillo i giorni, ore, minuti e secondi che ci dividono dal voto del 4 marzo ed il "MoVimento", per presentarsi alle elezioni si è dovuto dotare di regole nuove, certe e ben definite, elencate in un nuovo Statuto ed un nuovo Codice Etico, racchiuse in articoli e paragrafi che dovrebbero racchiudere qualsiasi aspetto della vita politica del perfetto candidato.
Tra gli aspetti positivi da segnalare è il bilancio che, ogni 31 marzo, informerà in maniera trasparente delle entrate e delle uscite del MoVimento. Un elemento in meno, per le altre forze politiche, da utilizzare come critica nei confronti dei 5 Stelle.
Per chi avesse qualche preoccupazione o speranza, dipende dal punto di vista, in relazione al ruolo di Beppe Grillo, va detto che nulla muterà. Sebbene il Garante - seppure con molti se e numerosi ma - possa anche essere messo in discussione, Grillo continuerà ad essere il vero burattinaio del MoVimento ed a lui spetterà, a suo insindacabile giudizio, esprimere il parere definitivo sulla linea politica a cui gli iscritti dovranno assoggettarsi.
Quindi, in base a questa considerazione, c'è da chiedersi a cosa servano così tanti articoli e così tanti paragrafi pieni di regole e di rimandi su cosa fare e su cosa dire.
Ma quello che più sorprende è il nuove Codice Etico che è introdotto da questi due paragrafi: "L’adesione al MoVimento 5 Stelle comporta il dovere dell’iscritto di accettare e rispettare lo Statuto, il presente Codice Etico ed ogni regolamento ed atto posto in essere dagli organi associativi in conformità allo Statuto ed al Codice Etico.
Il Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle ha lo scopo di garantire una condotta, da parte di tutti gli iscritti e, in particolare, dei portavoce eletti, ispirata ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi."
E se un eletto dovesse essere espulso dal Gruppo Parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o dal MoVimento 5 Stelle, o abbandonare il Gruppo Parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o dovesse iscriversi ad altro Gruppo Parlamentare oppure dare dimissioni anticipate dalla carica non determinate da gravi ragioni personali e/o di salute ma da motivi di dissenso politico "sarà obbligato a pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data di accadimento di uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di € 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sostenuti dal Movimento per l’elezione del parlamentare stesso."
Quindi, da una parte si impone all'iscritto il rispetto della Costituzione italiana e dall'altro, lo stesso Codice Etico la disconosce con l'articolo riportato in precedenza che è in netto ed evidente contrasto con l'articolo 67, del Titolo I che elenca le regole relative al Parlamento, in cui è scritto che "ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato."
Pertanto, nonostante le premesse del Codice grillino indicate dalla Casaleggio & soci o da chiunque altro ne sia l'autore, è evidente l'inesigibilità del risarcimento richiesto.
Se questa è l'approssimazione e la cura dei 5 Stelle nel redigere delle norme, come potranno essere in grado di scrivere delle leggi per governare il Paese?