Nel match d'andata dei quarti di finale di Champions League tra Milan e Napoli che si è disputato mercoledì a San Siro, gli azzurri di Spalletti cominciano bene ma non riescono a concretizzare la supremazia in campo.

Poco prima della mezz'ora, il Milan entra in partita con un primo contropiede di Leao che scappa via in velocità ma angola troppo il sinistro a tu per tu con  Meret. È l'antipasto all'azione del gol che arriva al 40': palla recuperata a metà campo da Brahim Diaz che s'invola verso la porta avversaria e scarica per Leão, che a sua volta serve Bennacer che dalla sinistra scaglia un tiro violento che Meret riesce solo parzialmente a deviare di piede, ma non ad impedire che finisca in rete. È il gol partita.

Nel primo quarto d'ora, il Napoli aveva insidiato la porta difesa da Maignan con Kvaratskhelia, Anguissa e Zielinski... ma senza fortuna.

Sull'1-0, prima dell'intervallo, i rossoneri potrebbero raddoppiare se il tiro di testa di Kjær non venisse bloccato dalla parte inferiore della traversa.

Nel secondo tempo, il Milan non riesce a chiudere la partita, anche perché il Napoli cerca di arrivare al pareggio, senza però riuscire a rendersi pericoloso. L'assenza delle punte e un Raspadori a mezzo servizio messo in campo nell'ultima mezz'ora rendono "spuntato" il gioco degli azzurri.

Poi, ci si mette anche l'arbitro Kovacs che ammonisce chiunque indossi la maglia del Napoli. A rimetterci è Anguissa che nel giro di un paio di minuti si fa espellere per doppia ammonizione. Da segnalare anche un cartellino per Kim che, essendo in diffida, anche lui non farà parte del match di ritorno.

In ogni caso con Ndombélé, inserito da Spalletti che ha dovuto ridisegnare la squadra nel finale, il Napoli seppure in 10 si rende pericoloso tanto da sfiorare il pareggio, prima con un colpo di testa di Di Lorenzo parato da Maignan e poco dopo con un altro colpo di testa di Oliveira, stavolta di poco alto.

Le due squadre si rivedranno a Napoli tra una settimana, martedì, al Maradona dove Spalletti potrà far scendere in campo anche Osimhen. Così l'allenatore di Certaldo ha commentato la gara:

"Ho visto la personalità e l'atteggiamento giusto. Ai ragazzi dico bravi. Ho una squadra forte che ha un gran futuro. Stasera abbiamo dimostrato di avere qualità anche per restare in partita e giocare alla pari col Milan in 10 uomini.Mi è sembrata esagerata l'espulsione di Anguissa e non capisco la gestione dei cartellini. Nel primo tempo Leao ha spaccato la bandierina, quello è un cartellino giallo su ogni campo. Stesso dicasi per il giallo dato a Zielinski e non dato a Krunic.Certamente le assenze pesano, ma ribadisco che ho un gruppo fortissimo, sono bravi ragazzi a volte un po' ingenui, ma hanno un valore tecnico enorme. Tra sei giorni giocheremo nel nostro stadio e spero di non vivere l'aria surreale del match di campionato. Non faccio appelli a nessuno, dico che siamo sensibili su certi aspetti e stasera abbiamo visto la spinta di San Siro.Questa gara è andata e non tornerà. Dobbiamo guardare avanti e pensare alla partita che verrà. La qualificazione era aperta e resta aperta".

Questo, invece, il commento di Pioli sulla prestazione del Milan:

"Loro sono partiti meglio, ma poi la gara l'abbiamo fatta. Il ritorno sarà un'altra grande partita, di alto livello, di ritmo e di intensità, con qualche errore di troppo, ma con grande emozione tra due squadre molto equilibrate. Devo dire che il Napoli è partito meglio, abbiamo palleggiato troppo. Loro erano aggressivi, poi la gara l'abbiamo fatta...abbiamo fatto una buona partita ma dovevamo sfruttare meglio la superiorità numerica anche se avevamo speso tanto. Il risultato ci dà delle possibilità di passare il turno.Chi mi è piaciuto? Tutti, la squadra ha fatto una gara da Champions contro una squadra forte e abbiamo fatto un buon risultato che non chiude nulla, ma andiamo a Napoli con fiducia e concentrazione perché sappiamo quali difficoltà incontreremo. Non cambiano le percentuali di qualificazione nonostante il risultato, abbiamo il 50% di passare. Vincere la Champions? E' bello sognare di notte ma molto meglio lavorare di giorno per realizzare questi sogni. Abbiamo sempre pensato uno step alla volta e una partita alla volta, ora c'è il campionato e poi l'obiettivo è quello di andare avanti".



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