La prima dichiarazione di Agostino Miozzo è stata quella di rassicurare sul fatto che sua moglie non avrebbe avuto alcun problema a trasferirsi in Calabria: «È da ieri notte che ne stiamo parlando - ha detto Miozzo in un'intervista - e mi ha terrorizzato dicendomi non ti permettere di dire che ho qualcosa contro la Calabria... quindi, nel caso, lei sarebbe d’accordo».
Data per superata la condicio sine qua non per ottenere l'incarico, Agostino Miozzo è da considerarsi, salvo sorprese dell'ultimissima ora in attesa dell'ufficialità della nomina, il nuovo commissario della Sanità della regione Calabria.
La nomina del nuovo commissario, a dire la verità, era prevista per martedì, ma ci sarebbe stata "maretta" nel Governo tra PD e 5 Stelle su chi avrebbe dovuto tentare di sistemare la disastrata sanità calabrese.
Il partito di Zingaretti aveva indicato per quell'incarico Narciso Mostarda, direttore generale della Asl 6 di Roma, medico specializzato in neuropsichiatria infantile, che aveva ricoperto anche il ruolo di assessore al Comune di Frosinone per il Partito democratico.
I pentastellati, non volendo un dem in Calabria (vedi mai che riuscisse a combinare qualcosa di buono!), hanno allora imposto un loro nome, quello di Luigi Varratta, di professione prefetto, ma con un'esperienza di subcommissario alla sanità a Bari.
Vista la situazione di stallo, il premier Conte ha deciso di puntare tutto su Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, il team di esperti che supporta il governo nella gestione dell'epidemia.
67 anni, padovano, Miozzo ha alle spalle una lunga esperienza nel campo della cooperazione ed ha anche collaborato con Emergency.