Questo fine settimana la MotoGP si trasferisce negli Stati Uniti per correre ad Austin, sul Circuito delle Americhe. Una gara, questa, che ha visto protagonista assoluta, negli ultimi sei anni, la Honda di Marc Marquez. Una pista dove nessuno è mai riuscito a fare meglio. Da quando questo appuntamento è stato introdotto nel calendario del MotoGP, vi è stato un solo vincitore: il numero 93!

Anche quest'anno i piloti sembrano non nutrire speranze sull'esito della gara, tanto che uno combattivo e mai rassegnato come Zarco ha detto che il vero vincitore in Texas è chi, a fine gara, arriverà dietro a Marquez. Uno strapotere, quello della Honda del pilota spagnolo, confermato dal fatto di esser riuscito per ben quattro volte ad abbassare il record della pista in gara.

Queste le prime parole di Marquez: «La stagione è molto lunga, l’importante è stare su livelli alti. Ora andiamo ad Austin dove ho conquistato la mia prima pole position e la mia prima vittoria in MotoGP. Da quel momento siamo sempre stati forti qui, quindi è una buona premessa per ottenere un buon risultato.

Comunque, ogni stagione è diversa perché cambiano le moto, le gomme, le condizioni della pista. Quest’anno hanno lavorato per ridurre alcune buche... vedremo come sarà la pista.»

E vedremo anche se arriveranno penalità dopo le "prodezze" che Marquez ha messo a segno in Argentina. Se dopo gli speronamenti della scorsa gara non dovesse subire conseguenze, c'è il rischio che i suoi avversari si sentano autorizzati a fare altrettanto e non sarebbe certo quello il modo di gareggiare, dato che delle corse in genere si può apprezzare il rischio, ma non la certezza che i piloti si prendano a "sportellate" di proposito.