Imola - La poesia può ancora insegnarci ad ascoltare la nostra anima? Per Leo Fontanarosa, scrittore e musicista napoletano trapiantato in Romagna, la risposta è affermativa. Nei giorni scorsi è stata presentata la sua ultima raccolta poetica dal titolo inequivocabile: "Il suono dell'anima".

Non si tratta di una delle solite raccolte delle centinaia di aspiranti poeti che affollano il web, ma di una precisa proposta di poetica. Nell'introduzione Fontanarosa afferma che, in un'epoca ipertecnologica come questa, dove la comunicazione è affidata quasi esclusivamente all'immagine muta, emerge l'urgenza di ridare voce a ciò che è sostanziale: l'anima. E ciò si può fare solo attraverso il recupero della parola poetica, che è l'unica in grado di descrivere in maniera profonda e vera il presente. 

L'opera contiene versi che riflettono sul nostro tempo presente, quasi del tutto assorbito dai "neri schermi" dei cellulari, dove poca attenzione viene data all'osservazione di ciò che abbiamo attorno, al reale, agli affetti, ai sentimenti genuini, senza doverli ostentare sul web in immagini virtuale che, alla fine, diventano prive di significato. Questo perché per apparire alla fine si smette di vivere a fondo la nostra vita. Tra le 62 poesie si riflette sull'amore, l'amicizia ed il libro si chiude con una toccante poesia dedicata alle vittime della pandemia.

Quest'opera è disponibile su Amazon in offerta lancio. Davvero pochi euro ben spesi per darsi una carezza all'anima. Per info e approfondimenti rimando al sito dello scrittore: www.leofontanarosa.com

Francesco Leoni