Una frazione del Comune di Perugia, Villa Pitignano (poco più di 3000 abitanti) ha particolari problemi con delle baby-gang che con le loro scorrerie terrorizzano i residenti.

Il loro Parroco (29enne), per fermare questo scempio, ha pensato bene di esortare i propri parrocchiani, qualora ne fossero stati testimoni, ha denunciare gli atti e i nomi di questi minori, autori dei fatti intolleranti (tra l’altro molto organizzati nei loro atti di vandalismo) alle autorità. 

Per fare ciò si è avvalso di una lettera aperta a tutti, affissa nel portone della sua Chiesa.

“Perugia: Social City” è dell’avviso che fino a qui è stato lecito tale comportamento. Il suddetto parroco, in teoria, ha fatto bene nell’esortare i propri fratelli in Cristo a questi atti di solidarietà e di responsabilità civile: le cause ed i mezzi sono del tutto legittimi!

Ma, forse, è stato eccessivo nelle punizioni da dare a chi non avesse fatto il proprio dovere civico.

Tanto è vero che, come punizione per gli inadempienti, si è espresso in modo un po troppo duro da come si dovrebbe comportare un parroco che, per la sua indole e per gli insegnamenti della fede, dovrebbe essere incline ad una maggior tolleranza ed ad un più ampio perdono.

Ha dichiarato che chi non si adopererà a ciò non avrà la possibilità di fare da padrini o madrine per battesimi e cresime e gli sarà inoltre sospesa la possibilità di accedere alla Caritas parrocchiale, poiché non si può chiedere la carità ad una comunità e poi rivoltarsi contro di essa!

In tutta sincerità credo che a rivoltarsi contro la comunità siano coloro che sono autori degli atti antisociali e non certo chi non li denuncia

Certo, come detto, per le responsabilità che ognuno di noi dovrebbe sentire verso la comunità in cui vive, il comportamento dovrebbe essere quello indicato dal parroco in questione ma, se la propria coscienza non esorta a tale comportamento è giusto che un prete della nostra fede sia incline a punire con privazioni sociali e spirituali come era d’uso fare “l’Inquisizione medioevale” con coloro che non collaboravano a debellare l’eresia?

In periodi altamente civili come quello che viviamo ora la Chiesa Cattolica, Romana, Apostolica, con i suoi sacerdoti, non può e non deve comportarsi in siffatto modo.