Il Presidente Joseph R. Biden, Jr. ha incontrato oggi [martedì 18 luglio, ndr] il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Il presidente Biden ha condiviso i suoi desideri per il proseguimento del ministero e della leadership globale di papa Francesco e ha accolto con favore la recente nomina a cardinale di un arcivescovo statunitense. Hanno anche discusso degli sforzi della Santa Sede nel fornire aiuti umanitari per affrontare le diffuse sofferenze causate dalla continua aggressione della Russia in Ucraina, nonché della difesa del Vaticano per il ritorno dei bambini ucraini deportati con la forza. 

Così la Casa Bianca, in una nota ufficiale, ha riassunto il colloquio avuto dal presidente Biden con l'inviato del Papa per "allentare le tensioni" del conflitto in Ucraina,  il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in visita a Washington.

La Santa Sede aveva presentato l'incontro in questi termini: "La visita si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più fragili, in modo particolare i bambini".

Al momento, non è stata rilasciata alcuna comunicazione dalla stampa vaticana sui temi trattati nel colloquio, un faccia a faccia  durato ben due ore.

In precedenza, era stato introdotto così dal nunzio apostolico negli Stati Uniti l'arcivescovo Christophe Pierre:

"[Lo scopo della missione di Zuppi è] dialogare, ascoltare ed essere ascoltato. [Biden] ha sempre avuto molta attenzione per il Santo Padre. [L'idea è] quella di contribuire alla pace, e più precisamente entrare sull'aspetto umanitario, in particolare per quanto riguarda i bambini. La discussione ruota intorno a questo. Questo è lo scopo più specifico del cardinale, e ovviamente del Papa, anche perché è concreto. Ovviamente però l’idea è pensare alla pace, nel contesto complicato che c’è. Il cardinale è molto realista, cerchiamo di fare il possibile".   
In precedenza, sempre come inviato papale, Zuppi si era recato il 5 e 6 giugno a Kiev e il 28 e 29 giugno a Mosca. Come chiarito anche dal segretario di Stato Pietro Parolin la missione di Zuppi non ha come scopo immediato la mediazione, ma l’obiettivo di "cercare soprattutto di favorire il clima, favorire un ambiente che possa portare a percorsi di pace".