Il consiglio di Amministrazione di Autostrade per l'Italia, questo venerdì si è riunito per rispondere alle esigenze pratiche relative alle conseguenze del crollo del ponte Morandi e alla comunicazione che il Ministero delle Infrastrutture aveva inviato lo scorso 16 agosto.

Questa la nota della società:

"Il consiglio di Amministrazione di Autostrade per l'Italia si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Fabio Cerchiai per un aggiornamento - nelle more degli esiti degli accertamenti in corso relativi al crollo del viadotto Polcevera - in merito all'avanzamento delle iniziative condivise nell'adunanza del 21 agosto u.s.. In particolare, gli aiuti alle famiglie colpite che hanno interessato più di 200 nuclei familiari, le iniziative di ripristino della viabilità cittadina, le ulteriori iniziative di agevolazione del pedaggio e l'avanzamento del progetto di demolizione e ricostruzione del ponte.

Il Consiglio ed il Collegio Sindacale hanno rinnovato il proprio cordoglio per le vittime, il dolore per i feriti e la vicinanza all'intera comunità genovese ed alle Istituzioni.

Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto degli elementi di confutazione alla lettera del Ministero delle Infrastrutture datata 16 agosto 2018 predisposti dalle strutture tecniche della Società ed ha confermato il proprio convincimento in merito al puntuale adempimento degli obblighi concessori da parte della Società.

La lettera di riscontro ed i relativi allegati saranno inviati al Ministero nel termine assegnato."


In risposta, è arrivata puntuale la replica del ministro Toninelli che ha dichiarato:

«È incredibile sentir parlare #Autostrade di "puntuale adempimento degli obblighi" dopo una tragedia con 43 morti, 9 feriti, centinaia di sfollati e imprese in ginocchio. Siamo all'indecenza. Rimetteremo le cose a posto e ridaremo sicurezza e servizi ai cittadini che viaggiano.»


Una considerazione alla notizia. Ma come può pensare, uno che riscopre l'incarico di ministro della Repubblica, che una società quotata in borsa potesse rispondere, al di là che abbia torto o meno, diversamente da come lo ha fatto?

Ma perché continuare in questa sterile, inutile, infantile e oramai fastidiosa propaganda?