Ad oggi a causa della forte esposizione debitoria maturata dal MoVimento 5 Stelle nei confronti dell’Associazione Rousseau e della decisione di chi ritiene di essere il gruppo dirigente del MoVimento di impartire ai portavoce un invito volto a violare espressamente lo Statuto stesso del MoVimento, omettendo di versare, già dal mese di aprile, il contributo stabilito per i servizi erogati, il personale di Rousseau è attualmente in cassa integrazione.
Nonostante le promesse, il MoVimento non ha onorato i suoi debiti e i fornitori aspettano ancora, dopo ormai molto tempo, di essere pagati.

Il testo sopra riportato conclude il post del 5 maggio pubblicato sul blog delle stelle dall'Associazione Rousseau per informare gli iscritti che

"il MoVimento 5 Stelle è attualmente senza rappresentante legale, in base a quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Cagliari, a causa del fatto che  componente anziano del Comitato di Garanzia Vito Crimi, coadiuvato dagli altri componenti del Comitato di Garanzia Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, nel redigere le modifiche dello Statuto non ha inserito all’interno dello stesso una norma transitoria che prevedesse il mantenimento della figura del Capo Politico, o di altra figura legittimata, fino all’insediamento del Comitato direttivo". 

Una situazione che l'associazione Rousseau fa apparire quasi inestricabile, spiegata nel post per chi lo volesse leggere. 

In pratica, Rousseau, ma si legge Casaleggio associati, non accetta di non avere un ruolo politico nel nuovo movimento che sta nascendo sotto la guida di Conte e ha iniziato una guerra sia sul fronte politico che su quelle giudiziario (civilistico) nei confronti di quello che ormai possiamo definire un nuovo partito. 

Rousseau, che ha in carico gli iscritti al Movimento, utilizza come propria piattaforma di comunicazione il blog delle stelle inviando contenuti a firma dell'Associazione, i 5 Stelle in Parlamento si affidano alle pagine social.

Sul divorzio in atto che diventa ogni giorno sempre più "incandescente" si è espresso nelle scorse ore Luigi Di Maio, intervenendo nella trasmissione L'aria che tira su La7:

"Mi sbaglierò - ha dichiarato - ma sono nel Movimento da 14 anni... la politica non è fatta di ricorsi, statuti, codicilli, la politica è consenso delle persone e adesso c’è grande consenso su Conte sia dentro che fuori. Non è con i ricorsi in tribunale che si impedirà questa scelta. La storia del Movimento va verso Giuseppe e io sostengo questo processo.C'è perfetta sintonia sul futuro del Movimento con Conte da parte di Grillo che resta in carica come garante del Movimento".

A questo punto, le prossime amministrative diventeranno acquisteranno ancor più significato come cartina di tornasole per le future ambizioni dei 5 Stelle a guida Conte e, per tale motivo, l'alleanza con il Pd diventa per i grillini sempre più strategica, anche se rimangono da sciogliere ancora alcuni nodi, a partire  da quelli rappresentati dalle candidature per guidare la Regione Lazio ed il Comune di Roma.