Il governo coreano ha confermato di aver effettuato un quinto test nucleare, "il più potente di tutti" secondo la Corea del Sud. Un terremoto di magnitudo 5,3 è stato registrato in corrispondenza del sito dove Pyongyang effettua i test.

La televisione di stato nord-coreana ha riferito del test di una testata nucleare di nuova realizzazione, fatta esplodere con successo nel nord del paese. Poco prima, alle 2 e 30 ora italiana, le apparecchiature degli istituti sismologici europei, americani e cinesi avevano registrato una scossa sismica in superficie di livello 5,3 nella scala Richter.

L'agenzia americana USGS ha dichiarato che poteva trattarsi di un'esplosione avvenuta in superficie e non in profondità, anche se non era in grado di stabilirne con certezza l'origine.

Secondi fonti di Seul, si sarebbe trattato del test nucleare di maggiore potenza fra quelli effettuati da Pyongyang fino ad oggi. Sarebbe stata un'esplosione di 10 chilotoni, due volte rispetto al test precedente, non molto inferiore al bombardamento di Hiroshima, valutato in 15 chilotoni.

Quello di oggi è il quinto test nucleare effettuato dalla Corea del Nord. Il primo è stato nel 2006, l'ultimo risale al gennaio scorso, quando Pyongyang aveva annunciato di aver testato con successo la sua prima bomba a idrogeno.

E' stato scelto questo giorno perché oggi ricorre il sessantottesimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Democratica di Corea, avvenuta il 9 settembre 1948. Il leader coreano Kim Jong-Un ha sottolineato recentemente la necessità per il suo paese di proseguire sullo slancio di questi traguardi miracolosi, rinforzando gli armamenti nucleari, passo dopo passo in questo anno storico.

Naturalmente, non sono mancate le reazioni di condanna. Barack Obama, informato mentre si trovava a bordo dell'Air Force One, di ritorno dal suo viaggio in Asia, ha minacciato "serie conseguenze".

Il Giappone, per bocca del primo ministro Shinzo Abe, ha descritto il programma nucleare nord-coreano come una gravissima minaccia e ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

La stessa Cina, il principale alleato della Corea del Nord, si è detta contraria al test, e ha invitato Pyongyang a rispettare il suo impegno per la denuclearizzazione e ad attenersi alle risoluzioni dell'Onu.

Il presidente sud-coreano Park Geun-hye ha denunciato il test definendolo una violazione delle disposizioni del Consiglio di Sicurezza, che impediscono alla Corea del Nord di sviluppare ordigni nucleari o qualsiasi altra arma di distruzione di massa.