L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di salute pubblica a livello internazionale. Uno dei settori in cui l'OMS sta mostrando un crescente interesse è la bioinformatica, in particolare l'uso di dispositivi bioinformatici per migliorare la salute globale.
I dispositivi bioinformatici, che combinano biologia, informatica, matematica e statistica per analizzare e interpretare i dati biologici, stanno rivoluzionando il campo della medicina. Questi dispositivi possono aiutare i ricercatori a comprendere meglio le malattie, a sviluppare nuovi farmaci e a personalizzare i trattamenti per i pazienti.
L'OMS riconosce il potenziale dei dispositivi bioinformatici e sta lavorando per promuovere il loro uso in tutto il mondo. Ad esempio, l'OMS ha recentemente lanciato una serie di iniziative per promuovere l'uso della bioinformatica nelle regioni in via di sviluppo. Queste iniziative includono la formazione di ricercatori locali, la creazione di infrastrutture bioinformatiche e la promozione della collaborazione internazionale nel campo della bioinformatica.
Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare. Ad esempio, l'accesso ai dispositivi bioinformatici è ancora limitato in molte parti del mondo, e c'è una mancanza di formazione adeguata per i ricercatori che lavorano in questo campo. Inoltre, ci sono questioni etiche e legali legate all'uso dei dati biologici che devono essere affrontate.
Nonostante queste sfide, l'OMS è ottimista sul futuro dei dispositivi bioinformatici. Con il giusto sostegno e le giuste politiche, questi dispositivi potrebbero avere un impatto significativo sulla salute globale. Come ha affermato l'OMS, "La bioinformatica ha il potenziale per rivoluzionare la nostra comprensione delle malattie e il nostro approccio alla salute globale". E con l'OMS che guida la strada, il futuro dei dispositivi bioinformatici sembra molto promettente.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta affrontando le sfide legate all'uso dei dati biologici in vari modi.
Innanzitutto, l'OMS ha pubblicato una guida per regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale (AI) in sanità². Questa guida sottolinea l'importanza di stabilire la sicurezza ed efficacia dei sistemi di intelligenza artificiale, rendendo rapidamente disponibili sistemi adeguati a coloro che ne hanno bisogno e promuovendo il dialogo tra le parti interessate, inclusi sviluppatori, regolatori, produttori, operatori sanitari e pazienti.
Quando si utilizzano dati sanitari, i sistemi di intelligenza artificiale potrebbero avere accesso a informazioni personali sensibili, necessitando di solidi quadri giuridici e normativi per salvaguardare la privacy, la sicurezza e l'integrità. L'OMS mira a contribuire a creare e mantenere questi quadri attraverso la sua pubblicazione.
Inoltre, l'OMS riconosce le gravi sfide poste dalla raccolta di dati non etici, dalle minacce alla sicurezza informatica e dall'amplificazione di pregiudizi o disinformazione. Per affrontare queste sfide, l'OMS sta lavorando per sviluppare strategie che generino prove e migliorino la risposta.
In sintesi, l'OMS sta affrontando le sfide legate all'uso dei dati biologici attraverso la regolamentazione, l'educazione, la collaborazione e la ricerca. Questo è un compito complesso che richiede un approccio olistico e multidisciplinare.
In questo quadro nella giornata di ieri l’italiano Massimiliano Nicolini, ricercatore, responsabile del centro di ricerca della fondazione olitec, è stato chiamato dalla sede ginevrina dell’OMS per presentare lo stato dell’arte della tecnologia, per suggerire delle linee di indirizzo.
L’OMS che ha il compito di coordinare e gestire la cooperazione in ambito sanitario ha a cuore l’impatto che questa tecnologia avrà nel campo della medicina e soprattutto le sue ricadute in ambito di prevenzione; Nicolini Massimiliano ha dato la sua disponibilità a presentare una relazione di programmi e protocolli pro bono al fine di poter rendere la tecnologia sempre più utile all’umanità intera, quando in effetti si tratta della salute e della vita delle persone diventa importantissimo pensare prima a quelle che al profitto.