Quarta vittoria in campionato per l'Inter che martedì sera, in rimonta, ha battuto in trasferta la Fiorentina per  2-1, nel match valido per la 5ª giornata di serie A, salendo così a 13 punti in classifica.

Un tempo per uno a Fiorentina ed Inter. I primi 45 minuti sono di marca viola con l'undici di Italiano che chiude in vantaggio per 1-0 grazie al gol al 23' di Sottil, che mette in porta una palla dalla sinistra servitagli da Gonzalez.

L'Inter riprende la partita nei primi minuti della ripresa, pareggiando al 52' con Darmian, grazie ad un diagonale rasoterra, e raddoppiando al 55' con Dzeko, di testa su azione da calci d'angolo. La terza rete arriva all'87' con Perisic, su azione di contropiede con la Fiorentina in 10 per l'espulsione di Gonzalez.

Protagonista assoluto della partita l'arbitro ravennate Fabbri. Prima fa infuriare l'Inter per non aver fischiato un presunto fallo di Gonzalez su Skriniar, da cui si propizia l'azione del gol della Fiorentina. Poi non vede un fallo di mano di Biraghi, comunque commesso fuori area, quindi si dimentica di sanzionare i falli dell'Inter che potrebbero essere fatali ai nerazzurri. Così un intervento diretto di Skriniar (già ammonito) su Gonzalez non viene neppure giudicato falloso e lo stesso accade all'ultimo minuto del primo tempo, quando Bastoni da ultimo uomo mette a terra Torreira con una mossa da lotta libera, per evitare che il centrocampista viola si involasse verso la porta difesa da Handanovic.

Naturalmente, Fabbri non si accorge della mano di Dzeko sulla spalla del mercatore viola nel momento della seconda rete ed infine realizza il suo capolavoro al 78' ammonendo Gonzalez, per le reiterate proteste dovute alla mancata ammonizione dell'avversario che, per l'ennesima volta, lo aveva trattenuto per la maglia. Gonzalez lo applaude ironicamente e Fabbri, con l'intelligenza che da sempre ne ha caratterizzato la carriera da arbitro, estrae di nuovo il giallo e per doppia ammonizione lo manda anzitempo negli spogliatoi, facendo rimanere in 10 la Fiorentina. 



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