Anche per la giornata di domenica 21 maggio, la Protezione Civile ha lanciato l'ennesima allerta rossa che riguarda non solo alcune aree dell'Emilia-Romagna, ma anche l'area nord-orientale della Sicilia. 

ALLERTA ROSSA

  • ELEVATA CRITICITA' PER RISCHIO IDRAULICO
    Emilia Romagna: Pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola
    Sicilia: Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Nord-Orientale, versante ionico

  • ELEVATA CRITICITA' PER RISCHIO IDROGEOLOGICO
    Emilia Romagna: Collina bolognese, Alta collina romagnola
    Sicilia: Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Nord-Orientale, versante ionico


Poi vi è anche un'allerta arancione, che interessa anche Piemonte, Ustica, isole Egadi e Pelagie.

ALLERTA ARANCIONE

  • MODERATA CRITICITA' PER RISCHIO IDRAULICO
    Emilia Romagna: Pianura modenese di Secchia e Panaro, Collina bolognese, Alta collina romagnola
    Piemonte: Valle Tanaro, Pianura Cuneese, Valli Orco, Lanzo e Sangone, Valli Susa, Chisone, Pellice e Po, Valli Varaita, Maira e Stura
    Sicilia: Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Centro-Meridionale e isole Pelagie, Sud-Occidentale e isola di Pantelleria, Bacino del Fiume Simeto, Sud-Orientale, versante ionico

  • MODERATA CRITICITA' PER RISCHIO TEMPORALI
    Sicilia: Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Nord-Orientale, versante tirrenico e isole Eolie, Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Centro-Meridionale e isole Pelagie, Sud-Occidentale e isola di Pantelleria, Nord-Orientale, versante ionico, Bacino del Fiume Simeto, Sud-Orientale, versante ionico

  • MODERATA CRITICITA' PER RISCHIO IDROGEOLOGICO
    Emilia Romagna: Montagna bolognese, Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola, Montagna romagnola
    Piemonte: Valle Tanaro, Pianura Cuneese, Valli Orco, Lanzo e Sangone, Valli Susa, Chisone, Pellice e Po, Valli Varaita, Maira e Stura
    Sicilia: Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, Centro-Settentrionale, versante tirrenico, Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Centro-Meridionale e isole Pelagie, Sud-Occidentale e isola di Pantelleria, Bacino del Fiume Simeto, Sud-Orientale, versante ionico

Un primo riassunto dell'alluvione in Emilia-Romagna indica in 14 il numero definitivo delle vittime e in 36mila il numero degli sfollati, concentrati soprattutto tra  le province di Cesena e Ravenna, a cui è stata garantita accoglienza in albergo e in strutture di fortuna allestite dai Comuni all'interno di palestre, palazzetti dello sport e scuole.

Non è ancora scongiurato del tutto il pericolo di nuove esondazioni, ma si teme soprattutto il rischio frane nelle località collinari.

Questo l'ultimo resoconto sul disastro del presidente delle regione, Stefano Bonaccini:

"Mentre vanno avanti senza sosta gli interventi da parte dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e di tutto il sistema di protezione civile di assistenza alla popolazione nelle aree alluvionate, voglio ringraziare anche i sindaci, amministratrici e amministratori dei comuni colpiti, perché stanno facendo un lavoro straordinario, in condizioni spesso al limite, e non c’è colore politico che tenga. Grazie davvero, di cuore.E con loro ringrazio i tantissimi ragazzi e ragazze arrivati per ripulire strade e abitazioni, dove è già possibile farlo, preziosissimi alleati dei 1.200 volontari di protezione civile al lavoro.Intanto, sono salite a più di 36mila le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa, la gran parte, quasi 28mila, nel Ravennate. E sono proprio i Comuni ad aver allestito l’accoglienza in scuole, palazzetti e palestre, insieme al sistema di protezione civile, per chi non è riuscito ad affidarsi a parenti e amici, o in seconde case.Restano oltre 60 i comuni allagati, 305 le frane principali sul territorio, oltre 500 le strade chiuse totalmente o parzialmente.E a proposito di viabilità e mobilità: in un vertice in Prefettura a Bologna coi ministri Piantedosi (Interni) e Salvini (Infrastrutture) abbiamo portato una prima stima dei danni a strade e ferrovie, per 620 milioni di euro. Saranno molti di più, visto che manca ancora una stima relativa alle strade comunali. Ho apprezzato la disponibilità del ministro Salvini a finanziare immediatamente tutte le opere possibili, anche nei piccoli comuni e cercando di semplificare al massimo le procedure, ovviamente nel rispetto della legalità e delle regole.Servirà uno sforzo enorme per ricostruire, ma lo faremo: l’Emilia-Romagna come sempre farà per intero la sua parte".