"Wow, 20. Che numero! 20 Scudetti. 116 anni e ora finalmente siamo qui.Oggi è un giorno speciale, un giorno storico per tutta la Grande Famiglia Nerazzurra. Il giorno in cui abbiamo il cuore pieno di gioia perché l'Inter ha raggiunto un traguardo a cui solo pochi possono ambire.Oggi, tutti gli interisti del mondo festeggiano la conquista della Seconda Stella, un segno incredibile che abbiamo inciso insieme nella storia. Abbiamo affrontato innumerevoli sfide, tra successi e momenti di difficoltà, fino ad arrivare alla gloria più grande, che ci ripaga di tutti i nostri sforzi. Il nostro obiettivo è sempre stato lo stesso, tornare ai vertici in Italia e in Europa. Insieme lo abbiamo centrato. E oggi festeggiamo il ventesimo scudetto della nostra storia, la seconda stella che porteremo sul petto da ora in poi.Quando Armando Picchi nel 1966 ha sollevato il decimo scudetto nerazzurro erano passati 58 anni dalla notte della fondazione dell’Inter nel 1908. Un lungo percorso che arriva fino a noi, di nuovo 58 anni dopo, nel 2024.Una leggenda che passa da Giuseppe Meazza alla Grande Inter di Helenio Herrera e racconta la storia dell’Inter dei Record e della gloria del Triplete.Insieme alle famiglie Moratti e Pellegrini, a tutti gli interisti che nella storia del club hanno tremato, pianto ed esultato, con loro ci siamo anche la mia Famiglia ed io. Siamo orgogliosi di avere raccolto la loro eredità e di avere lasciato il nostro segno sui 116 anni di storia dell’Inter, una storia che continua nel tempo.Emozionandoci insieme, davanti alle due stelle che si accendono stanotte, pensiamo a tutti coloro che hanno compiuto questa impresa straordinaria.Una vittoria frutto del lavoro di una dirigenza e di uno staff di altissimo livello anche fuori dal campo. Vorrei quindi ringraziare i miei dirigenti, il mio staff, tutte le donne e gli uomini del Club, senza di loro questo successo non si sarebbe mai potuto realizzare.Il mio più grande ringraziamento va ai nostri guerrieri che lottano sul campo. Al nostro grande Mister, Simone Inzaghi, e tutto il suo staff: grazie Simone. Come ho già detto molte volte, sei un regalo per me durante la mia Presidenza. Sei un tecnico, una persona eccezionale, che ha plasmato la nostra Squadra con una mentalità vincente. Hai trasmesso fiducia e serenità e hai creato questo grande gruppo.Voglio ringraziare anche i miei giocatori: siete il mio orgoglio e la forza propulsiva dell’Inter. Siete un gruppo di campioni fatto di valori autentici.I nostri straordinari tifosi, che cantano con me il coro più bello: “per tutti quei chilometri che ho fatto per te!...” Ecco questo è il canto che mi emoziona di più e che presto farete risuonare insieme a San Siro.Questo è l’ottavo anno della nostra proprietà in questo meraviglioso Club. Abbiamo vissuto insieme due finali europee, 7 trofei, per due volte siamo stati i migliori in Italia. Abbiamo fatto crescere la nostra Inter, insieme, siamo arrivati a vette inimmaginabili, dentro e fuori dal campo.Continuiamo questo viaggio meraviglioso, perché la nostra realtà sia gloriosa tanto quanto i nostri sogni.Forza Inter sempre!"
Queste le enfatiche parole con cui, dalla Cina, il presidente dell'Inter Steven Zhang ha commentato il 20° scudetto ottenuto dalla sua Inter con cinque giornate di anticipo dalla fine del campionato, dopo aver battuto ieri sera il Milan (in trasferta) per 2-1. Uno scudetto ottenuto - va sottolineato - ottenuto con una vittoria in trasferta nel derby della Madonnina... e per questo vale pure doppio!
C'è però un'ombra in tutto questo ed è rappresentata dai 400 milioni di debiti che gravano sull'Inter, che Zhang ha prima fatto pagare al fondo Oaktree e che adesso rimborserà chiedendoli in prestito al fondo Pimco... a cui poi li dovrà restituire. In pratica, la sopravvivenza dell'Inter, essa stessa pegno dell'ennesimo prestito, è legata ai risultati sportivi della squadra che dovrà per forza vincere ogni stagione un trofeo in Italia, qualificarsi per la prossima Champions in cui dovrà superare almeno la fase eliminatoria.
In altri tempi, l'Inter sarebbe già fallita, ma oggi non è più così. Resta però il dubbio se siano regolari le competizioni dove una squadra è riuscita a vincere pagando - negli anni - cifre stratosferiche per organici che non poteva permettersi. Farebbero festa FIGC e Serie A se tutte le squadre del campionato avessero gli stessi problemi dell'Inter? Difficile crederlo. Ma allora perché a squadre che hanno così tanti debiti è concesso vincere uno scudetto?
Sarebbe opportuno che qualcuno lo spiegasse.
Crediti immagine: comunicato stampa Inter