In vista della conferenza sul Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare che vedrà riunita fino all'11 dicembre a Marrakech, in Marocco, la maggior parte delle nazioni del mondo, ma non l'Italia, si intensificano appelli e prese di posizione anche da parte di istituzione laiche e religiose.

Così la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC) hanno pubblicato un report dal titolo "Soli e insicuri", perché nella riunione in Marocco si tenga conto e si dia una risposta anche al problema legato alla migrazione di minori non accompagnati.

Infatti, solo nel 2017, sono stati oltre 300mila i minori, bambini, che hanno viaggiato soli, insicuri, non accompagnati: un numero cinque volte superiore rispetto a quello del 2012 e, probabilmente, in crescita anche nel 2018.

Un problema, secondo l'IFRC, a cui è possibile dare una risposta creando spazi sicuri, investendo sulla formazione del personale che si occupa dei fenomeni migratori, punti di ascolto e di accoglienza dove i minori possano essere trattati secondo quelli che sono i loro reali bisogni.


E nonostante i rapporti tra Santa Sede e Nazioni Unite non possano essere definiti propriamente idilliaci, a causa di punti di vista discordanti sul rispetto dei diritti umani legato alle problematiche associate ad aborto, adozioni e omosessualità, lunedì al vertice di Marrakech parteciperà anche una delegazione vaticana guidata dal segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin.

La sezione Migranti e Rifugiati del dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede ha espresso soddisfazione per il testo finale del Global Compact, con i due sottosegretari - il gesuita Michael Czerny e lo scalabriniano Fabio Baggio - che in una nota hanno dichiarato:

"Accogliamo l'adozione del Global Compact con speranza. La Chiesa può fare molto nell'area vasta e complessa della mobilità umana, e si propone di farlo con un approccio integrale (spirituale e materiale) nell'accoglienza, protezione, promozione e integrazione dei migranti più vulnerabili".


Va ricordato che il premier Conte aveva dichiarato la totale adesione dell'Italia al Global Compact, salvo poi rimangiarsi quanto detto per imposizione della componente leghista della maggioranza di Governo. Salvini ha dato l'altolà a Conte che ha chinato la testa ed ha rimandato l'eventuale decisione della partecipazione dell'Italia al Global Compact ad una votazione del Parlamento in una sessione di cui ancora deve però essere indicata la data.