Si è tenuto a Roma, presso il Teatro Sala Umberto, il concerto «Kharibulbul», organizzato dall‘Ambasciata dell‘Azerbaigian presso la Repubblica Italiana.
Il concerto è stato dedicato alla commemorazione dei 270 anni della città di Shusha, che l’Azerbaigian è tornato a controllare nel 2020 nel corso della Guerra „Patriottica“ del Nagorno-Kharabakh.
La città, dichiarata capitale culturale dell’Azerbaigian, che faceva parte nel XVIII secolo del khanato del Karabakh, sorge ad un'altitudine compresa tra i 1 400 ed i 1 800 metri ed è stata gravemente distrutta dagli eventi bellici del 2020 ma, dopo la riconquista azera, ha intrapreso la strada di una lenta ricostruzione.
Il governo dell’Azerbaigian sta cercando di svilupparvi il turismo e sta recuperando, a livello nazionale, le radici storiche e culturali che legano Shusha all‘identità azera. Sahib Pashazade, suonatore di tar, Kamila Nabiyeva, cantante, Ilkin
Ahmadov, cantante, Khayyam Mammadov, suonatore di kamancha e Saida Taghi-zada, pianista, sono stati gli artisti che hanno suonato musiche della tradizione azera, omaggiando anche l‘Italia con l’esecuzione di alcuni brani di autori italiani.